Lago Alpisella
    

ALPISELLA

Il lago Alpisella è situato a poca distanza dall'omonimo passo (m. 2292). La Valle Alpisella collega il Lago di Livigno al Lago di San Giacomo.

Come arrivare:
Scendendo dal Passo Foscagno arriviamo a Livigno.
Percorriamo Via Bondì e alla rotonda giriamo a destra in Via Piez.
Al semaforo andiamo a destra e seguiamo Via Pemont che termina alla rotonda accanto alla Latteria di Livigno dove lasciamo la macchina nel parcheggio P4 (m. 1815).

Ci incamminiamo in piano tra i prati con una stradina asfaltata chiusa al traffico all'inizio della quale i segnavia indicano con il percorso 138: Ristoro da l'Alpaśgèla a ore 0.45, Bochéta da l'Alpaśgèla a ore 2.30, Tòrt. Un cartello segnala il Ristoro Val Alpisella a km. 2,3. Alla sinistra ad alcuni metri di distanza scorre il Torrente Āqua Gránda chiamato anche Spöl.
Superiamo un cancello di legno che troviamo aperto.

Arrivati al piccolo cartello che segnala il km. 2, alla sinistra troviamo una bacheca e tre tavoloni con relative panche; alla destra una panchina ed un sentiero che si stacca in salita all'inizio del quale i segnavia indicano verso destra con il sentiero 100 Tröi da l'Āqua Gránda: Téa dal Bruη a ore 0.15, Teòla; diritto con il 138: Ristoro da l'Alpaśgèla a ore 0.40, Bochéta da l'Alpaśgèla a ore 2.25, Tòrt; dietro: Parcheggio P4 a ore 0.10, Livìgn.
La strada diventa sterrata e cominciamo a trovare delle canaline di legno per lo scolo dell'acqua che la attraversano.
Alla sinistra si apre la Val Federia.
Passiamo accanto a due panchine. Percorriamo delle semicurve appena accennate. Entriamo in un bosco di larici.
Alla sinistra vediamo il fondo del Lago di Livigno che troviamo parzialmente prosciugato. Oltre il lago una strada scorre in una galleria semiaperta sul lato destro permettendo una veduta panoramica agli automobilisti di passaggio. Alla destra abbiamo un muro con grandi pietre seguito poco dopo da una parete rocciosa.

Arriviamo al piccolo cartello che segnala il km. 2.5 e proseguiamo quasi in piano in un bosco più fitto.
Alla sinistra troviamo due panchine. Alla destra vediamo un segnavia a bandierina.
Troviamo un'altra panchina alla sinistra e cominciamo a vedere il lago (m. 1820).
Ora i larici sono più radi.

Presso una semicurva a destra vediamo il cartellino che indica il km. 3. Un altro cartello segnala che manca un km. al posto di ristoro.
Dopo un tratto allo scoperto torniamo nel bosco di larici. Percorriamo lievi semicurve e troviamo due panchine, una dopo l'altra, alla sinistra.
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra.
Troviamo un'altra panchina alla sinistra e notiamo che, quasi tutte, sono sponsorizzate dagli hotels di Livigno.

Il Lago di Livigno e il Motto dal Ponte delle Capre

Il Lago di Livigno e il Motto dal Ponte delle Capre

Tra radi larici arriviamo al cartellino che indica il km. 3.5.
Percorriamo un tratto allo scoperto.
Rientrando nel bosco lasciamo a destra l'inizio del sentiero 136. I segnavia indicano a destra: Tòrt, Trepál, Trèla; diritto: Ristoro da l'Alpaśgèla a ore 0.10, Bochéta da l'Alpaśgèla a ore 2, I Lach de Cancáη a ore 3.20; dietro: parcheggio P4 a ore 0.45, Livìgn.
Usciamo dal bosco. Lasciamo a sinistra una sterrata che scende al lago.

Tornati tra i larici, alla destra vediamo un canalino di legno che butta acqua in un tronco scavato.
Proseguiamo in leggera discesa. Su di un masso vediamo una piccola croce e una foto a ricordo di una persona scomparsa.
Lasciamo a sinistra un'altra panchina e raggiungiamo il "Ponte delle Capre" (segnalato a quota 1791) con il quale attraversiamo il torrente del Canal Torto che va a gettarsi nel lago. Il ponte ha il fondo in cemento e due staccionate di legno come sponde (m. 1815).
Dopo il ponte giriamo a sinistra e proseguiamo in salita su sterrato. Alla destra c'è una parete rocciosa.

Il Ristoro Alpisella

Il Ristoro Alpisella

Quasi in piano raggiungiamo il Ristoro Alpisella (m. 1825). Il solito cartellino indica il km. 4. I segnavia indicano verso destra con il percorso 138: Valle Alpisella, Passo Alpisella a ore 1.50, Laghi di Cancano a ore 3.10; dietro: Parcheggio P4 a ore 0.30, Livigno a ore 0.30. Su di un vecchio cartello di legno leggiamo: "Livigno, dal Danubio al Po. Da questo punto, sul Lago di Livigno, che appartiene al bacino del Fiume Danubio, parte il sentiero che in 4 ore Vi permette di raggiungere le sorgenti dell'Adda ed il Lago di S. Giacomo che appartengono al bacino del Fiume Po."
Andiamo a destra in salita su di una stradina sterrata passando accanto ad un Crocefisso tra due panchine.

Entriamo in un bosco di larici e percorriamo un tornante destrorso (m. 1835).
Ricominciamo a trovare delle canaline di legno, di traverso al percorso, per lo scolo dell'acqua.
Presso un tornante sinistrorso, un cartello indica dietro: "Spaghetti, Ristoro a 300 metri" (m. 1845).
Dopo un tornante destrorso, un'apertura tra gli alberi alla destra consente una veduta panoramica.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra (m. 1875).

Alla destra scende un muro a rinforzo della sede stradale. L'assenza di alberi alla destra consente di vedere il torrente sul fondovalle.
Dopo una curva a sinistra continuiamo quasi in piano.
Presso un tornante destrorso guadiamo un torrente che attraversa la stradina su di un letto di pietre (m. 1885).
Dopo pochi passi in leggera discesa proseguiamo in leggera salita.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Quasi in piano arriviamo ad un tornante destrorso dove attraversiamo il letto di pietre di un torrente asciutto.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso in leggera salita e torniamo a camminare tra i larici.

Sul versante opposto della valle vediamo un sentiero.
Presso una curva a sinistra, un muretto scende alla destra come rinforzo (m. 1895).
Continuiamo con una curva a destra e vediamo il segnavia 128 a bandierina su di una pietra. [Praticamente i vecchi segnavia 128 corrispondono ai nuovi 138]
Attraversiamo un fitto bosco di larici.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra (m. 1910).
Continuiamo quasi in piano con un'ampia curva verso destra. Anche qui un muro di pietre scende alla destra come rinforzo.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra.
Alla sinistra ci sono delle roccette. Alla destra scende una ripida parete.

Presso una curva a sinistra, un sentiero scende verso destra (m. 1920). I segnavia indicano a destra con il sentiero 137: Dos da Bap a ore 0.05, Stefan a ore 0.35, Passo Trela a ore 2; seguendo la stradina con il 138: Valle Alpisella, Passo Alpisella a ore 1.20, Laghi di Cancano a ore 2.40; dietro con il 137: Ristoro Valle Alpisella a ore 0.25, Livigno a ore 0.50. Continuiamo quasi in piano con il 138 passando accanto ad una panchina.
Presso un tornante destrorso attraversiamo il letto di un torrente in secca e anche qui un muro di pietre scende a rinforzo della stradina.
Dopo un breve tratto in leggera salita, percorriamo una curva a destra e continuiamo quasi in piano.

Alla destra della stradina il pendio precipita e sul fondo vediamo il torrente. Vediamo anche una frana sul versante opposto.
Dopo una curva a sinistra subito percorriamo un tornante destrorso attraversando il letto di pietre cementate di un torrente in secca.
Troviamo anche il solco di un altro torrente che, se non fosse asciutto, scenderebbe a cascata per poi attraversare la stradina su di un letto di pietre.
Percorriamo una curva a sinistra.
Poco dopo alla sinistra c'è un muro di pietre.

Il Ponte dellˈAlpisella

Il Ponte dellˈAlpisella

Presso un tornante destrorso, su di un ponte di legno attraversiamo il torrente che scende dal Passo Alpisella. Un paletto dipinto di bianco e rosso consente il passaggio solo a pedoni e ciclisti. Su di un cartello leggiamo: "Pontín da l'Alpaśgèla" (m. 1920).
Oltre il ponte continuiamo in salita retrocedendo sull'altro versante. Alla destra troviamo alcuni tronchi stesi raso terra. Su di una roccia vediamo il segnavia 128 a bandierina.
Percorriamo una curva a sinistra (m. 1935).
Dopo pochi passi in leggera salita, passiamo accanto ad altri tronchi collocati raso terra, alla destra della stradina, e riprendiamo a salire.

Troviamo una panchina all'interno di un tornante destrorso assai ampio (m. 1950).
Subito ne percorriamo uno sinistrorso.
Continuiamo con due curve entrambe verso destra e iniziamo un lungo traverso (m. 1965).
Tra gli alberi, in basso alla sinistra, vediamo ancora il ponte (m. 1980).
Subito dopo, alla sinistra, tre tronchi segati ad un metro di altezza fissano un altro tronco collocato raso terra come rinforzo alla stradina.
Dopo un breve tratto con minore pendenza proseguiamo in salita.
La pendenza aumenta. Sentiamo il rumore del torrente che scorre nella valletta in basso alla sinistra ma non riusciamo a scorgerlo tra gli alberi.
Percorriamo un tratto quasi in piano con protezioni in legno alla sinistra (m. 2020).

Poco dopo superiamo un tornante destrorso e continuiamo con poca pendenza.
In alto a sinistra vediamo dei tronchi incastrati a rinforzo del percorso.
Dopo un breve tratto quasi in piano, in salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2030).
Continuiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita.
Superiamo una curva a destra (m. 2055).

Continuiamo con maggiore pendenza, con alcune semicurve, e iniziamo un lungo traverso durante il quale incontriamo diversi rivoli (ne abbiamo contati otto) che attraversano la stradina in un canalino di pietre.

Percorriamo una curva a sinistra (m. 2120).
Una parete di roccia alla destra precede un'ampia curva a destra (m. 2135).
Alla sinistra scende un muro di pietre a rinforzo della stradina. Alla destra c'è una panchina.
La pendenza diminuisce un poco. Vediamo un segnavia a bandierina (m. 2150).
Un rivolo attraversa su di un letto di pietre.
La stradina è rinforzata da un muro di pietre che scende alla sinistra.
La pendenza aumenta. Gli alberi sono più radi (m. 2170).

Presso una semicurva a sinistra un altro rivolo attraversa la stradina.
Subito dopo, all'interno di una semicurva verso destra, troviamo due croci in memoria di due persone decedute. Una targa ricorda che perirono nel 1952 nell'adempimento del dovere.
Continuiamo in leggera salita. Un rivolo attraversa la stradina. Alla destra c'è una parete di roccia.
Alla sinistra, sul lato opposto della valletta, vediamo un torrente che scende a cascata.

Ora la valle è un poco più aperta. Alla sinistra, poco più in basso, scorre il torrente principale. Vediamo il segnavia 128 a bandierina. Gli alberi sono sempre più radi.
Comincia a soffiare un vento freddo che, man mano che procediamo, aumenta di intensità. Ci copriamo adeguatamente.
Proseguiamo in salita (m. 2210).
Poi la pendenza diminuisce. Alla sinistra scende un muro a rinforzo della stradina (m. 2225).
Alla destra ci sono delle pareti di roccia.
Torniamo a salire. Percorriamo delle semicurve.
Proseguiamo con poca pendenza e superiamo tre curve dx-sx-dx (m. 2255).

Attraversiamo l'emissario del Lago Alpisella su di un ponticello con entrambe le sponde formate da quattro paletti di ferro che reggono una sbarra di legno.
Dopo alcuni passi quasi in piano proseguiamo in leggera salita costeggiando il lago che vediamo alla destra poco più in basso. Su di un cartello leggiamo: "Lago dell'Alpisella 2268 m". Tra l'erba dei prati alla sinistra ci sono delle stelle alpine. Davanti, più in alto verso destra, vediamo la baita e la stalla della Malga Alpisella.
Scendiamo tra i prati e raggiungiamo il lago.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Valle Alpisella
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Livigno
  • Altezza: m. 2268
  • Latitudine: 46°33'05"N
  • Longitudine: 10°12'09"E
  • Carta Kompass: 96 B3
  • Lunghezza: m. 110
  • Larghezza: m. 70
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 2 ore
  • Dislivello: m. 453
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di luglio 2017
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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