Lago Benedetto
    

BENEDETTO

Il Lago Benedetto è uno dei tanti laghi, naturali e artificiali, presenti in Val d'Avio.
Sovente presenta un colore lattiginoso a causa della presenza di limo (frammenti di roccia).
In origine il suo bacino conteneva un laghetto di origine glaciale, riempito dal materiale alluvionale trasportato dal torrente Avio nel corso dei secoli. L'ing. Benedetto, a cui si deve il nome, ideò un sistema per ricreare l'antico invaso svuotando con sistema idraulico i materiali di riempimento tramite una galleria che collega il letto del lago al fondovalle. In seguito venne costruita una diga, subito a monte del Lago d'Avio.

Come arrivare:
Risalendo la statale 42 della Val Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, raggiungiamo Edolo e poi continuiamo verso il Gavia fino a Temù.
Nel centro dell'abitato troviamo vari cartelli su fondo rosso che indicano sulla destra la strada per la Val d'Avio, la Malga Caldea e il rifugio Garibaldi. Prendiamo questa strada in discesa, via Val d'Avio, e continuiamo seguendo le indicazioni.
Dopo un ponte andiamo a destra, prima di un altro ponte andiamo a sinistra, presso un'area con panchine giriamo ancora a sinistra e continuiamo per complessivi tre chilometri dalla statale su strada ancora asfaltata.
Troviamo poi la stradina sterrata che si stacca a sinistra e che in km 2.7 conduce alla Malga Caldea.
Il fondo stradale non è in buone condizioni e pertanto, se non disponiamo di un fuoristrada, è opportuno procedere con la massima cautela. Dopo innumerevoli buche e un guado, troviamo sulla sinistra il segnavia che indica l'inizio del sentiero 43 per il bivacco Spera raggiungibile in ore 1.30.
Poco dopo arriviamo alla malga e lasciamo la macchina in un parcheggio o presso alcuni slarghi lungo la strada (m. 1584).

La malga e situata a sinistra mentre a destra c'è un'altra baita e due bacheche con cartelloni del parco. Un cartello indica il lago d'Avio.
Continuiamo lungo la sterrata, quasi in piano, passando accanto ad un cartello che segnala il pericolo di piene improvvise e passando sotto i fili della corrente.
Raggiungiamo poi un'altra bacheca e uno slargo (m. 1600). Qui c'è l'ultima possibilità di parcheggio in quanto un cartello di divieto di accesso non consente di proseguire agli autoveicoli.
Superiamo un ponticello in cemento con le sponde di legno e ripassiamo sotto i fili della corrente. A sinistra vediamo una cascata.
Superiamo una stanga di ferro, che comunque troviamo aperta, un'altra bacheca e un rivolo d'acqua che passa sotto la strada.
Ora la strada diventa asfaltata e inizia a salire dapprima con poca pendenza e poi più ripidamente.
Il percorso è monotono ma è allietato dalla presenza ai bordi di alcuni fiori dalla foggia curiosa che non avevamo mai visto da altre parti.
Superati nove tornanti, l'asfalto termina. Continuiamo quasi in piano su fondo sterrato e superiamo un rivolo d'acqua che attraversa il cammino.

Raggiungiamo un piazzale; a sinistra ci sono una fresca fontana e alcuni edifici di servizio dell'Enel; a destra invece un tunnel. C'è anche una delle solite bacheche.
Più in basso, a sinistra c'è il Laghetto d'Avio (m. 1869), lungo metri 360 e largo 160.
Davanti a noi già vediamo le dighe del Lago Benedetto e del Lago Pantano. In fondo alla valle spicca la Cima Plem e già cominciamo a vedere l'Adamello.
Camminiamo in piano sulla sponda destra del lago, ai piedi del Corno di Mezzodì.
Passiamo accanto all'ingresso di un tunnel. Dell'acqua che scende da destra, passa sotto la strada e va a gettarsi nel lago. Sulla destra una porta di legno conduce nel tunnel; sulla sinistra ci sono dei parapetti.

Raggiungiamo alcune costruzioni e la diga del secondo lago: il Lago d'Avio (m. 1900). Questo lago è lungo metri 985 e largo 570.
Lo costeggiamo in piano. Superiamo due passerelle in ferro, sotto la prima delle quali scorre un ruscello.
Prima di arrivare in fondo al lago, un segnavia indica di lasciare la sterrata e salire a destra.
Continuiamo quindi con un sentiero e superiamo una zona di massi franati. Poi tra alberelli e cespugli, camminando quasi in piano, raggiungiamo uno slargo tra i larici dove vediamo una piattaforma in cemento.

Dapprima in leggera salita e poi con maggiore pendenza raggiungiamo alcune case e una cappella costruita in memoria dei caduti durante la costruzione delle dighe. Superiamo una bacheca con una cartina della zona e passando alti a destra della diga raggiungiamo il Lago Benedetto.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val d'Avio
  • Provincia: Brescia
  • Comune: Edolo
  • Altezza: m. 1929
  • Latitudine: 46°11'11" N
  • Longitudine: 10°28'13" E
  • Carta Kompass: 71 B3
  • Lunghezza: m. 795
  • Larghezza: m. 580
  • Tipo: artificiale
  • Tempo: 1 ora
  • Dislivello: m. 345
  • Difficoltà: nessuna
Escursione effettuata nel mese di luglio 2007
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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Questi sono alcuni dei laghetti
che ho incontrato girovagando
sulle nostre montagne.