Laghetto Culino
    

CULINO

Il Laghetto del Culino è situato in Val Gerola, sul versante meridionale della Cima della Rosetta (m. 2156).
Il laghetto è probabilmente di origine morenica. Sul lato meridionale è circondato da una torbiera che lo sta soffocando poco alla volta.
Il toponimo dialettale "cülìgn", deriva da "aquilino".

Come arrivare:
Lasciamo la statale 38 a Morbegno per prendere sulla destra (sud) la statale 405 della Val Gerola che, all'uscita dell'abitato, diventa la provinciale 7.
Dopo 8 km in salita, superato il centro di Rasura, dobbiamo girare a destra.
Possiamo farlo subito (Via Costa) oppure proseguire fino al termine del paese (Via Ronco Vecchio). In entrambi i casi, alcuni cartelli segnalano i Rifugi Bar Bianco e della Corte.

a) Percorrendo dapprima Via Costa e poi Via Pezzini risaliamo verso la parte alta del paese. Ad un bivio giriamo a sinistra in Via Larice (cartello indicatore: Alpe Culino km. 6).
b) Con Via Ronco Vecchio invece saliamo direttamente fino ad immetterci in Via Larice dove proseguiamo verso sinistra.

Dopo l'uscita dell'abitato di Rasura la strada diventa agro-silvo-pastorale. Un cartello segnala il divieto di transito ai veicoli eccetto quelli autorizzati (delibera comunale n. 27 del 05.12.2006). Il rilascio delle autorizzazioni, al costo di euro 5, viene effettuato presso: Ufficio Comunale di Rasura (Via Valeriana, 22), Baita del Ronco (Loc. Piazza), Rosa's Bar (Via Valeriana, 2).

Più avanti, ignoriamo una stradina sulla destra (cartello: Rasega, Fontane, Ronchi di Sotto).
Poco dopo ignoriamo, sempre a destra, la deviazione per il Rifugio della Corte (cartello: Ronchi, Corte, Tagliate, Alpe Olano).

Proseguendo, nei pressi di un tornante destrorso, la carrozzabile diventa sterrata (m. 1325). All'esterno del tornante, dove c'è parecchio spazio per parcheggiare, parte un sentiero che sale al Rifugio Bar Bianco.
La sterrata invece prosegue e con altri tre tornanti arriva fino al rifugio (m. 1510).

Dietro al rifugio saliamo tra l'erba per alcune decine di metri fino a raggiungere una palina con alcuni segnavia che indicano diritto: percorso ornitologico; a destra con il sentiero 124: Cima della Rosetta, Baita del Piano. In realtà i due percorsi sono paralleli e più avanti si incrociano per cui possiamo utilizzarli entrambi (m. 1525).

>> "a" - diritto:
Prendiamo il sentiero che prosegue diritto coperto da pietre ben sistemate.
Lasciamo a sinistra un baitello dell'acquedotto. Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Alla sinistra ci sono dei larici e alla destra un prato con molte felci.

Incrociamo il percorso "b" che arriva dalla destra. Continuiamo diritto con un sentiero che inizia con alcuni gradini (m. 1560).
Saliamo tra gli alberi in modo abbastanza ripido, poi la pendenza diminuisce un poco (m. 1580).
Gli alberi diventano più radi.
Percorriamo un tratto in leggera salita.
Torniamo a salire con alberi alla sinistra e un prato alla destra (m. 1630).
Poi, con un tratto in lievissima salita, andiamo ad immetterci sull'altro percorso (m. 1650).

>> "b" - a destra:
Andiamo a destra e subito con uno zig-zag destra-sinistra passiamo accanto ad una fontana con vasca abbeveratoio.
Volgendo le spalle al rifugio, proseguiamo con un largo sentiero tra i prati. Ogni cinque metri circa c'è un tronco collocato in orizzontale come rinforzo.
Lasciato a sinistra un masso con i bolli bianco rossi, percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1550).
Ignoriamo un sentiero segnalato da frecce blu che sale a destra e proseguiamo diritto quasi in piano. Alla destra ci sono dei tronchi collocati in orizzontale, raso terra, per prevenire eventuali smottamenti.

Incrociamo il sentiero "a" che arriva dalla sinistra. Continuiamo diritto entrando nel bosco (m. 1560).
Percorriamo due tratti con poca pendenza alternati ad uno in salita.
Poi, quasi in piano, arriviamo ad una curva a sinistra dove guadiamo un ruscello (m. 1575).
Ora alterniamo due tratti in salita ad altrettanti con minore pendenza.

Usciti dal bosco, troviamo un cartello che segnala il Sentiero Ornitologico Walter Corti (m. 1595).
Continuiamo in salita attorniati da prati con mucche al pascolo. Alla sinistra ci sono alcuni cespugli di rododendro. Alla destra c'è un rudere sul quale vediamo un bollo bianco-rosso. In alto a destra distinguiamo nettamente la croce sulla Cima della Rosetta.
Percorriamo un'ampia curva a destra dove troviamo un altro cartello del sentiero ornitologico (m. 1625).
Proseguiamo in leggera salita tra prati di felci.

Presso un tornante destrorso, ignoriamo un sentiero che prosegue diritto (m. 1640). Un cartello giallo indica diritto: Combanina (Alpe Ciof), Combana, Stavello; a destra: Lago di Culino.
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero è sempre molto largo; praticamente è una stradina sterrata.
Troviamo alla destra un basso picchetto dipinto di bianco e rosso; davanti verso destra vediamo in basso il Rifugio Bar Bianco; davanti in lontananza vediamo una cascina.
Percorriamo alcune semicurve attorniati da prati e rododendri. Alla sinistra (lato a monte) ci sono dei tronchi sistemati orizzontalmente raso terra.
Proseguiamo con lievi saliscendi. Alla destra c'è un rado bosco di larici.
Dopo una curva a sinistra, camminiamo in leggera discesa fino ad un tornante destrorso dove guadiamo un ruscello. Qui, alla sinistra, un tronco collocato in orizzontale trattiene parte dell'acqua formando una piccola pozza.
Continuiamo diritto quasi in piano (m. 1650). Pochi passi più avanti, dalla destra si immette il sentiero "a".

>> prosecuzione comune:
Raggiungiamo i due edifici di una cascina, una croce in legno ed una fontana con vasca in cemento. Vediamo il segnavia 124 a bandierina e il cartello che segnala il sentiero ornitologico. Con un tornante sinistrorso aggiriamo la cascina, lasciando a destra una teleferica di servizio, e proseguiamo in leggera salita (m. 1650).
Poi giriamo a destra e saliamo circondati dai prati.
Su di un masso alla destra, vediamo un segnavia a bandierina. Davanti vediamo la Baita del Prato e il suo stallone e in alto la croce sulla Cima della Rosetta.
Un rivolo attraversa il percorso (m. 1685). Pochi passi più avanti ne troviamo un altro.

Presso una curva a sinistra guadiamo un ruscello. Un tronco fissato orizzontalmente sopra ad un basso muretto di pietre trattiene parte dell'acqua formando una vasca. Vediamo un segnavia a bandierina (m. 1690).
Ora saliamo in modo abbastanza ripido e vediamo due ruderi nei prati circostanti, uno per lato.

Alla destra ci sono la Baita del Prato di Alpe Culino e una lunga stalla. La stradina, con un tornante destrorso in leggerissima salita, va a raggiungerle (m. 1715). Noi però dobbiamo continuare diritto in salita su percorso meno evidente tra l'erba verso una palina con segnavia che da questo punto non è ancora visibile.
Poco dopo raggiungiamo una fontana con vasca in cemento sulla quale sono stati dipinti un segnavia a bandierina, la scritta "lago" ed una freccia rossa che punta a destra. Dietro ci sono un casello dell'acquedotto ed una palina con vari segnavia che indicano a destra: Cima della Rosetta a ore 1.10, Alpe Combana a ore 0.50, Laveggiolo a ore 2.50, Lago di Trona a ore 5.20; dietro: 124 La Larice a ore 0.40, Rasura, Percorso Ornitologico, Rifugio Bar Bianco a ore 0.15; dietro oltre la baita e la stalla: Alpe Olano a ore 0.20, Alpe Tagliata a ore 1.20, Alpe Piazza a ore 2.

Proseguiamo verso la Cima della Rosetta con un sentiero circondato dai prati (m. 1730).
Percorriamo una curva a destra.
Poco prima di un tornante sinistrorso lasciamo a destra un baitello (m. 1745). Vediamo un bollo bianco rosso.
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano. Alla destra ci sono dei tronchi sistemati orizzontalmente per prevenire eventuali smottamenti del terreno (m. 1760).
Dopo una curva a destra ne percorriamo un'altra a sinistra presso la quale due rivoli attraversano e bagnano il sentiero.
Riprendiamo a salire tra radi larici, erba e rododendri.

Presso una curva a destra troviamo un segnavia del sentiero ornitologico ed un cartello che parla degli interventi avvenuti a cura del "Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale" (m. 1770).
Continuiamo quasi in piano. Alla destra troviamo dapprima un breve tratto con rinforzo di tronchi collocati in orizzontale e poi un muretto con pietre a secco che, trattenendo parte dell'acqua di un rivolo che attraversa il sentiero, forma una piccola vasca.
In leggera salita percorriamo un'ampia curva a destra (m. 1780).
Troviamo un rudere alla sinistra ed un masso con i bolli alla destra.
Dopo un tratto quasi in piano tra i prati, continuiamo con alberi alla sinistra, dapprima in leggera salita e poi quasi in piano.

Raggiungiamo un muretto di recinzione con pietre a secco. Un varco tra le pietre consente il passaggio. Entriamo in un bosco di larici (m. 1790).
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio e sentiamo il rumore di un torrente.
In leggera salita giriamo a sinistra accolti dal lacerante fischio di una marmotta.

Lasciamo a destra un baitello e, tra i prati, raggiungiamo una baita. Su di una targa leggiamo: "Baita del Vèn 1801 m.".
Nei pressi della baita ci sono un masso con una targa del Sentiero Andrea Paniga ed una palina con vari segnavia che indicano: Baita Ven 1807 m; proseguendo verso destra: Percorso Ornitologico, Lago Culino a ore 0.25, Cima Rosetta a ore 1; verso sinistra: Alpe Combana a ore 0.30, Laveggiolo a ore 2.20, Lago di Trona; dietro: Percorso Ornitologico, Baita del Prato a ore 0.15, Rifugio Bar Bianco a ore 0.30, Alpe Olano a ore 0.50, Alpe Tagliata a ore 1.50, Alpe Piazza a ore 2.30.

Prendiamo il sentiero per il lago.
Lasciamo un masso con i bolli alla sinistra e proseguiamo tra radi larici e prati.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo con poca pendenza. Attorno ci sono delle pietre ammucchiate. In basso alla sinistra vediamo scorrere un torrente.
Poi riprendiamo a salire.

Dopo un tornante destrorso la pendenza aumenta (m. 1860).
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1885).
Continuiamo con un tornante sinistrorso dopo il quale, in alto davanti, vediamo un baitello accanto all'emissario del lago.
Percorriamo un altro zig-zag destra-sinistra (m. 1945).
Dopo pochi passi in leggera salita, giriamo dapprima a destra e poi a sinistra e in salita raggiungiamo il baitello (m. 1955).
Lasciatolo alla sinistra, entriamo nel prato che precede il lago e lo attraversiamo quasi in piano seguendo pallide tracce di sentiero tra l'erba.
Poco dopo raggiungiamo la Baita del Lago e il Laghetto Culino.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Gerola
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Rasura
  • Altezza: m. 1959
  • Latitudine: 46°05'11" N
  • Longitudine: 9°30'53" E
  • Carta Kompass: 105 C2
  • Lunghezza: m. 80
  • Larghezza: m. 50
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 1.15 ore
  • Dislivello: m. 449
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di giugno 2015
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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