Lago Grande
    

GRANDE

Il Lago Grande è situato sulle alture che separano l'Alpe Laguzzola dall'Alpe Lendine (versante meridionale della Valle del Drogo), tra le cime del Monte Mater a sud, del Pizzaccio a sud-ovest e del gruppo Pizzo Papalin-Pizzo Torto a nord-ovest.
In realtà in lago non è affatto grande ma è cosi chiamato per distinguerlo da quello "Piccolo" che si incontra pochi metri prima di raggiungerlo.

Come arrivare:
Con la statale 36 arriviamo fino a San Giacomo Filippo dove al km. 122.7 deviamo a sinistra per imboccare la strada per Olmo e San Bernardo.
Superata una Via Crucis e la frazione di Motta continuiamo in salita con 18 tornanti.
La strada è asfaltata ma è anche abbastanza stretta tranne che nei tornanti. Ci sono comunque parecchie piazzole per lo scambio.
Dopo 7 km. raggiungiamo la frazione Olmo.

Possiamo parcheggiare accanto alla chiesa oppure un centinaio di metri più avanti alla destra della strada, di fronte ad una fontana (m. 1050).
In questo secondo caso torniamo indietro a piedi e, accanto ad una cappellina con la statua di una madonna, iniziamo a salire una scalinata con delle protezioni che fanno anche da corrimano alla sinistra e con un muretto alla destra.
Arriviamo al piccolo cancello del cimitero e giriamo a destra costeggiando la chiesa (m. 1060).
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra e troviamo un bollo bianco rosso ed una freccia.

Camminando tra case e recinzioni arriviamo ad un bivio (m. 1075) dove, accanto ad un idrante, troviamo una palina con dei segnavia che indicano a destra con il sentiero C26: A. Lendine a ore 2, Lago Caprara a ore 3.20, Alta Via Bodengo; diritto con il sentiero C27: Laguzzola a ore 1.45, A. Lendine a ore 2.45. Proseguiamo diritto in salita tra le case.
Percorriamo due curve sinistra-destra.
Troviamo subito una biforcazione e seguendo i bolli andiamo a destra.
Poco dopo raggiungiamo un prato e giriamo a sinistra.
Alla sinistra c'è una staccionata con una rete di recinzione. In alto a destra vediamo dieci pannelli solari.
Subito dopo alla sinistra ci sono delle protezioni paravalanghe. Continuiamo in modo abbastanza ripido e passiamo sotto a due cavi.
Percorriamo una semicurva a destra.

Entriamo in un bosco (m. 1010). Un cartello avverte di tenere i cani al guinzaglio.
Percorriamo un tornante destrorso seguito, con minore pendenza, da un'ampia curva a sinistra (m. 1125).
Continuiamo con un tornante destrorso molto ampio (m. 1135). Alla sinistra scorre uno stretto ruscelletto. Troviamo l'ultimo di una serie di otto cartelli dedicati a S. Luigi Guanella e vi leggiamo: "Percorri il cammino della vita con amore, perché Dio è Padre ottimo."
Tra erba e radi alberi percorriamo una curva a sinistra.
Lasciamo a destra un'area quadrata recintata con delle pietre.
Continuiamo con una curva a sinistra e con delle serpentine appena accennate (m. 1145).
Lasciamo un masso alla sinistra e transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.

Poco dopo arriviamo ad una biforcazione. Nel mezzo c'è un bollo rosso. Teniamo la sinistra (m. 1160).
Alla sinistra del sentiero troviamo alcune pietre ammucchiate.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1170).
Vediamo un bollo su di un masso alla destra.
Passiamo tra due massi. Continuiamo quasi in piano.

Percorriamo una curva a destra, rientriamo nel bosco e proseguiamo in salita (m. 1185).
Saliamo due gradini di pietra. Alla destra ci sono delle pietre ammucchiate.
Un altro mucchio di pietre lo troviamo alla sinistra.
Passiamo accanto al settimo della serie di otto cartelli dedicati a S. Luigi Guanella e vi leggiamo: "Se il nostro Padre celeste vede che confidiamo sopra tutto in lui, la quiete entrerà nel nostro cuore, la sicurezza nella nostra mente. Un bravo figliolo è lieto quando si trova tra le braccia di suo padre." Proseguiamo tra erba e pochi alberi.
Un ruscelletto scorre tra le rocce.
Su di una pietra vediamo un bollo bianco-rosso.

Presso un bivio troviamo un masso con tre frecce rosse che indicano diritto Laguzzola, dietro Olmo mentre la terza freccia verso destra è accompagnata da una scritta illeggibile (m. 1210).
Continuiamo in un rado bosco.
Saliamo alcuni gradini.
La pendenza aumenta. Troviamo dei cespugli di lamponi.
Percorriamo una curva a destra, uno zig-zag sinistra-destra ed un ampio tornante sinistrorso.

Alla destra ci sono delle vecchie baite e stalle in pietra (m. 1230).
Saliamo in modo abbastanza ripido. Poco dopo alla destra troviamo una fontana con vasca in pietra.
La pendenza diminuisce un poco e lasciamo a destra altre due baite/stalle. Continuiamo tra prati recintati con muretti di pietre ammucchiate (m. 1250).
Saliamo quattro rudimentali gradini di pietra.
Per un tratto la pendenza aumenta mentre camminiamo tra radi alberi e saliamo altri gradini. Poi diminuisce un poco.
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra ed entra nel bosco.

Percorriamo un tornante destrorso molto ampio lasciando a sinistra una baita recentemente ristrutturata (m. 1260).
Rientriamo nel bosco. Un cartello avverte di tenere i cani al guinzaglio.
Subito troviamo alla sinistra una fontana con vasca scavata nella pietra.
Dopo un tratto abbastanza ripido continuiamo in salita e usciamo dal bosco.

Percorriamo un tornante sinistrorso e cominciamo a trovare delle frecce verdi che segnalano il percorso in senso inverso al nostro procedere (m. 1295).
Dopo due curve, entrambe verso destra, vediamo un'altra freccia verde. Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 1310).
In modo abbastanza ripido superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1320).
All'esterno di una curva a destra troviamo un grande tombino.

Arrivati davanti ad una piccola costruzione in cemento, coperta da cinque lastre di pietra e con un sportello di colore verde, percorriamo una curva a sinistra (m. 1330).
Continuiamo con due coppie di corti tornanti destra-sinistra tra larici fitti alla sinistra del sentiero e radi alla destra.
Vediamo un'altra freccia verde. Con minore pendenza, percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1350) seguito da una curva a sinistra. Saliamo alcuni gradini.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1360).
Continuiamo in modo abbastanza ripido tra radi larici.
Dopo uno zig-zag sinistra-destra, subito percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1380).

La pendenza diminuisce un poco. Il sentiero si biforca; possiamo continuare diritto oppure andare a sinistra e percorrere un tornante destrorso. Poi le due tracce si ricompongono.
Dopo un breve tratto con poca pendenza (m. 1415), percorriamo un ampio tornante sinistrorso e proseguiamo in salita.
Continuiamo con alcuni zig-zag: dx-sx-dx (m. 1425).
Alterniamo tre tratti quasi in piano ad altrettanti con poca pendenza. Tra i larici vediamo qualche masso.
Riprendiamo a salire.
In modo abbastanza ripido superiamo uno zig-zag sinistra-destra e continuiamo in leggera salita (m. 1450).

Passiamo tra una roccetta ed un masso.
Con pochi passi quasi in piano attraversiamo uno slargo erboso e subito torniamo a salire tra radi larici (m. 1460).
Superiamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 1475).
Dopo alcuni passi con poca pendenza riprendiamo a salire. Alla sinistra c'è un masso con un segnavia a bandierina a strisce orizzontali.

In modo abbastanza ripido superiamo uno zig-zag sinistra-destra seguito da un tornante destrorso (m. 1495).
Percorriamo un tratto con poca pendenza tra erba, radi larici e alcuni massi.
Riprendiamo a salire con uno zig-zag sinistra-destra.
Continuiamo con un lungo tratto in leggera salita. Di tanto in tanto troviamo una freccia verde che indica la direzione contraria a quella che stiamo percorrendo.

In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1525).
Lasciamo a destra alcuni massi e percorriamo un tratto quasi in piano.
Passiamo accanto al tronco di un albero rinsecchito, ritto e svuotato, sul quale vediamo i bolli.
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.

Un vecchio cartello di legno, appeso al tronco di un albero, indica Laguzzola (m. 1535).
Dopo alcuni passi in discesa proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano (m. 1545).
Riprendiamo a salire. Nel sentiero e ai lati ci sono delle pietre.
In modo abbastanza ripido superiamo alcuni zig-zag: sx-dx-sx-dx.
Dopo un tratto in salita la pendenza aumenta (m. 1585).
Attorno al sentiero ci sono alcuni massi.
Percorriamo un tratto quasi in piano seguito da uno con poca pendenza (m. 1595).
Torniamo a salire, con uno zig-zag sinistra-destra, su dei rudimentali gradini.
Proseguiamo con poca pendenza.
Saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Attraversiamo una zona con massi e cespugli di rododendro (m. 1610).
Dopo un tratto abbastanza ripido, quasi in piano percorriamo una curva a sinistra molto ampia (m. 1630).
Riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido con dei zig-zag: sx-dx-sx-dx-sx-dx.
Continuiamo in leggera salita.

Percorriamo un tornante sinistrorso. Proseguiamo con un tornante destrorso aggirando dei massi.
Dopo pochi passi quasi in piano, torniamo a salire con dei rudimentali gradini di pietra.
Superiamo alcune semicurve.

Al termine di un'ampia curva a sinistra, troviamo un cancelletto di legno da aprire e richiudere dopo il passaggio (m. 1650).
In leggera salita percorriamo una curva a destra. Varie pietre affiorano dal sentiero.
Continuiamo con una curva a sinistra passando tra due bassi massi, subito seguita da un'altra curva a destra (m. 1660).
In modo abbastanza ripido superiamo alcuni zig-zag: dx-sx-dx-sx seguiti da un altro zig-zag dx-sx incassato nel terreno circostante (m. 1680).
Proseguiamo con altri zig-zag: dx-sx (questo è incassato)-dx.
Lasciamo a sinistra una bassa roccetta sulla quale vediamo una freccia verde (m. 1695).

Percorriamo una curva verso destra e tre tornanti: sx-dx-sx.
Troviamo un'altra pietra piatta con una freccia verde.
Con poca pendenza, arriviamo ad un tornante destrorso oltre il quale proseguiamo in salita con alcuni rudimentali gradini.
Continuiamo con dei zig-zag: sx-dx-sx tra cespugli di rododendro; sempre tra radi larici (m. 1725).
Percorriamo un'ampia curva a destra.
Vediamo un bollo bianco-rosso nel sentiero.
Presso un'ampia curva a destra, un cartello avverte di tenere i cani al guinzaglio.

Percorriamo un tornante destrorso e cominciamo a vedere Laguzzola (m. 1730).
Superiamo due curve destra-sinistra vicine tra loro e vediamo un bollo su di un masso.
Poco dopo, quasi in piano, raggiungiamo una cappelletta recintata con una staccionata di legno. Nella cappelletta, dietro ad una grata, c'è la statua di una madonnina. Accanto ci sono due panche realizzate con mezzo tronco ciascuna (m. 1740).
Lasciata a destra la piccola chiesetta proseguiamo in salita verso le baite dell'alpeggio. Su una di queste vediamo una meridiana e la scritta "Alpe Laghiró" (m. 1750). Le baite dell'alpeggio, quasi tutte ben ristrutturate, sono diventate delle seconde case e sono abitate per lo meno nel periodo estivo.
Passiamo accanto ad una fontana con vasca in legno.
Tra le baite giriamo dapprima a destra e poi a sinistra, quasi in piano, e riprendiamo il sentiero (m. 1760).

Il Laghetto Piccolo

Il Laghetto Piccolo

Poco dopo arriviamo ad un bivio. Un sentiero prosegue quasi in piano; un altro si stacca verso destra in leggera discesa e, pur privo di indicazioni, è il sentiero che prosegue verso l'Alpe Lendine senza salire al lago.
Continuiamo diritto e, in leggera salita, arriviamo ad un ponticello interamente in legno oltre il quale c'è un altro bivio. Delle frecce dipinte su di un masso indicano a sinistra: Lago; a destra: Lendine; dietro Olmo. Andiamo a sinistra.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra vediamo due baite di legno recintate da una staccionata e una stalla. Alla destra ci sono una pozza ed una fontana.

Rientriamo nel bosco e riprendiamo a salire (m. 1770).
Superiamo un tornante sinistrorso ed una curva a destra vicini tra loro.
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Alla sinistra ci accompagna il solco di un ruscello che troviamo asciutto.

Saliamo una diecina di gradini di legno (m. 1790).

Un'altra veduta del Lago Grande

Un'altra veduta del Lago Grande

La pendenza diminuisce un poco ma solo per un tratto.
Proseguiamo ripidamente. Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1805).

Il sentiero si divide solo per aggirare dei cespugli di rododendro da ambo i lati. Alla destra c'è una parete rocciosa.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1815).
Dopo un tornante sinistrorso la pendenza diminuisce un poco e continuiamo con un lungo tratto in salita.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1850).
Percorriamo due tratti quasi in piano intervallati da uno in leggera salita (m. 1880).

Con pochissima pendenza arriviamo al Laghetto Piccolo (carino ma minuscolo). Il sentiero lo aggira alla destra quasi in piano tra radi larici e cespugli di rododendro.
Ancora pochi passi in leggera salita e raggiungiamo la sponda nordorientale del Lago Grande.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Valle del Drogo
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: S. Giacomo Filippo
  • Altezza: m. 1889
  • Latitudine: 46°20'02" N
  • Longitudine: 9°19'35" E
  • Carta Kompass: 92 A4
  • Lunghezza: m. 150
  • Larghezza: m. 50
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 2.20
  • Dislivello: m. 839
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di ottobre 2016
orso = escursione lunga
Escursione
abbastanza lunga
    

    
    

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