Lago Lavazza
    

LAVAZZA

Il Lago Lavazza è situato in Val Belviso, in una conca a SE del Monte Lavazza (m. 2410).

Come arrivare:
Lasciamo la statale 38 della Valtellina a Tresenda, al km. 54.8, per imboccare la provinciale 39 dell'Aprica.
Dopo km. 10.6 prendiamo sulla destra in discesa Via Liscedo (cartello indicatore: Centrale Ganda – Diga di Frera).
Poco prima di arrivare alla centrale delle acciaierie Falck, ad una biforcazione teniamo la sinistra (cartello indicatore per Frera).
Al successivo bivio, ignoriamo la strada sulla destra che porta in Val Caronella e in Val Bondone e giriamo a sinistra entrando in Val Belviso (cartello: Rifugio Cristina km. 3,7). Da questo punto, dopo la prima nevicata invernale, il transito è generalmente vietato da un’ordinanza del sindaco di Teglio (m. 945).
La strada è ancora asfaltata.
Più avanti il fondo diviene sterrato, ma è comunque in discrete condizioni e pertanto, nella bella stagione, si può continuare in auto (meglio se con un fuoristrada).
Attraversiamo San Paolo (frazione di Teglio), un piccolo nucleo abitato che ebbe importanza nei secoli scorsi a causa dell'industria estrattiva allora fiorente (m. 1250).
Lasciamo a sinistra il Rifugio Cristina (m. 1270 - tel.: 349 2237211).

Continuiamo fino a trovare alla sinistra un paio di slarghi presso il secondo dei quali parcheggiamo (m. 1395). Alla destra, prima di arrivare ad una casa gialla a tre piani, prendiamo la sterrata agro-silvo-pastorale Ponte Frera - Torena all'inizio della quale un segnale stradale vieta il transito ai veicoli. I segnavia indicano con il percorso 317 (oppure 7 con la vecchia numerazione): Malga Fraitina a ore 1, Malga Torena a ore 2.20, Monte Torena a ore 5.30.
Alla sinistra, oltre una recinzione con pali di ferro e due cavi, vediamo la casa gialla.
Entriamo nel bosco (m. 1410).
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 1415).

Ad una biforcazione ignoriamo la sterrata alla sinistra quasi in piano e proseguiamo con quella alla destra in salita. Alla destra c'è un muro con un'apertura dalla quale esce dell'acqua (m. 1425).
Per un breve tratto la sterrata è bagnata da un rivolo.
Un ruscello scende dalla destra e attraversa la strada (m. 1440).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Troviamo una canalina di ferro, di traverso alla sterrata, per lo scolo dell'acqua.
Per un tratto alla destra abbiamo un muro di pietre a secco (m. 1450).

Continuiamo con una verticale parete di roccia alla destra (m. 1465).
Per un tratto alla destra ci accompagna un muro a secco coperto dal muschio (m. 1480).
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 1490).
Un rivolo attraversa la strada (m. 1500).

All'esterno di un ampio tornante destrorso c'è uno slargo (m. 1510).
Proseguiamo con un tornante e una semicurva, entrambi verso sinistra (m. 1520).
Poco dopo, all'esterno di un tornante destrorso, in basso vediamo la diga e il Lago Belviso (m. 1525).
Superiamo due semicurve sinistra-destra. Alla sinistra c'è uno slargo con vista sul lago (m. 1535).
Continuiamo con poca pendenza e con un muretto di pietre a secco alla destra.
Tra gli alberi, in basso, torniamo a vedere la diga (m. 1540).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra.
Proseguiamo in leggera salita con una parete di roccia alla destra.

Continuiamo quasi in piano con il bosco da entrambi i lati. Tra gli alberi alla sinistra riusciamo ancora a scorgere il Lago Belviso (m. 1550).
Un rivolo attraversa la strada.
Proseguiamo in salita. Uno dopo l'altro troviamo due rivoli che attraversano la strada scorrendo sotto ad una grata (m. 1555).
All'esterno di un'ampia semicurva verso sinistra troviamo una grande vasca con un bollo bianco-rosso.

Un cartello, posizionato molto in alto sul tronco di un albero, segnala con un sentiero che si stacca alla destra: n. 7 Laghi Torena. Lasciamo la sterrata e prendiamo il sentiero che scopriremo essere una scorciatoia. Da questo punto, di tanto in tanto troveremo un bollo bianco-rosso (m. 1565).
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita. Troviamo delle radici che affiorano nel sentiero (m. 1570).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1575).
Percorriamo un tratto con poca pendenza.

Torniamo a salire. Con un ampio tornante destrorso ci immettiamo sulla strada sterrata e la seguiamo verso destra con poca pendenza (m. 1585). Da questo punto, di tanto in tanto, troveremo una canalina di ferro, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Presso un tornante sinistrorso troviamo uno slargo (m. 1595). Proseguiamo in salita.
In leggera salita arriviamo ad un tornante destrorso al termine del quale un ruscelletto attraversa la strada (m. 1615).
Alla destra, in alcuni punti, riusciamo ancora a scorgere tra gli alberi il Lago Belviso (m. 1620).

Allo scoperto percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1635).
Poco dopo rientriamo nel bosco e proseguiamo in leggera salita.
Dopo una curva verso destra percorriamo un altro tratto al sole (m. 1645).

Presso un tornante destrorso troviamo un cartello che indica diritto i Laghi di Torena con un sentiero che a noi sembra in disuso e pertanto seguiamo la sterrata (m. 1655).
Continuiamo in salita tra gli alberi.
Dopo una semicurva verso sinistra percorriamo un tratto con poca pendenza e riprendiamo a salire (m. 1665).
Superiamo una curva verso sinistra e, dopo una grata, un'altra verso destra (m. 1675).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo quasi in piano.

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo dei tronchi collocati orizzontalmente per prevenire un possibile smottamento del terreno (m. 1680).
Continuiamo con poca pendenza. Guadiamo un ruscelletto e poco dopo superiamo una grata.
Percorriamo due semicurve sinistra-destra.
Guadiamo un altro ruscelletto.
Dopo una curva verso destra troviamo un'altra grata (m. 1690).

Il Lago Belviso dalla Malga Fraitina

Il Lago Belviso dalla Malga Fraitina

Alla sinistra, poco sotto, vediamo la Malga Fraitina. Lasciamo la strada che compie un tornante destrorso e proseguiamo diritto.
Dopo pochi metri quasi in piano, prendiamo un ripido sentiero, marcato da bolli bianchi e rossi, che sale a destra con serpentine appena accennate tra l'erba, qualche pietra e alcuni alberelli (m. 1705).
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1720).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire. Dietro vediamo la baita e la stalla della Malga Fraitina e il Lago Belviso.
Presso un tornante destrorso troviamo un segnavia ricurvo (m. 1730).

Subito dopo rientriamo nel bosco. Inizialmente alla destra vediamo ancora la malga e il lago.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1750).

Ci immettiamo sulla sterrata; questa volta la attraversiamo e riprendiamo il sentiero (m. 1755).
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1760) e continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Scavalchiamo un tronco abbattutosi sul sentiero (m. 1775).
Il sentiero si divide in due ma dopo pochi metri si ricompone.
Vediamo due bolli su di una pietra che affiora dal terreno.
Percorriamo due curve sinistra-destra (m. 1795).
Proseguiamo in leggera salita con tre semicurve: sx-dx-sx.
Continuiamo un salita.

Sbuchiamo sulla strada. Sull'altro lato riparte il sentiero ma non vedendo bolli lo trascuriamo e seguiamo la sterrata verso destra in leggera salita (m. 1810).
Di tanto in tanto troviamo una canalina di legno per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
All'interno di un tornante sinistrorso molto ampio troviamo una roccia (m. 1820).
Continuiamo in salita.

Presso una curva verso destra, dalla sinistra rientra il sentiero e dall'altro lato riparte. Questa volta lo seguiamo (m. 1835).
Subito percorriamo due curve destra-sinistra.
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Percorriamo un tratto obliquo su fondo roccioso (m. 1845).

Dopo una curva verso sinistra proseguiamo con poca pendenza attraversando un prato. Alla sinistra c'è una fontana con una vasca- abbeveratoio in cemento sulla quale vediamo il segnavia 317 e una freccia che invitano a proseguire (m. 1850).
Attraversiamo un gruppo di alberi su uno dei quali vediamo il segnavia 7 a bandierina.
Percorriamo una curva verso destra (m. 1860).
Alla sinistra sale obliquamente un pendio prativo.

Dopo un tornante sinistrorso il sentiero continua attraversando un prato (m. 1865).
Percorriamo una semicurva verso sinistra e un tornante destrorso vicini tra loro (m. 1870).
Saliamo in modo abbastanza ripido. Dopo un tornante sinistrorso la pendenza diminuisce un poco (m. 1880).
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra.

Continuiamo in salita e raggiungiamo la sterrata nel punto in cui termina (m. 1890).
Prendiamo il sentiero alla destra e percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno in salita.
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo una fontana con vasca-abbeveratoio in cemento (m. 1900).
Subito percorriamo un tornante destrorso.
Presso una semicurva verso sinistra, nei prati alla destra vediamo un baitello con la tettoia in lamiera.

Lasciamo a sinistra i due edifici della Casa di Caccia. Sul muro vediamo il segnavia n. 7 (m. 1910).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. In basso a sinistra vediamo il Lago Belviso.
Tra radi alberi percorriamo un tratto quasi in piano ed uno con poca pendenza. Di tanto in tanto riusciamo ancora a scorgere tra gli alberi una parte del lago.
Dopo un tratto in salita continuiamo con poca pendenza (m. 1925).
Il sentiero si divide (alla destra scorre più in alto) e subito si ricompone (m. 1935).
Proseguiamo quasi in piano (m. 1940).
Troviamo un pino che possiamo aggirare da entrambi i lati.

Con poca arriviamo ad un bivio (m. 1945). I segnavia indicano,
- diritto: Malga Torena a ore 0.20, Malga Lavazza a ore 1.20, Malga Dosso a ore 1.50;
- a sinistra: Malga Pila a ore 1.30, Malga Demignone a ore 3.40, Passo di Venerocolo a ore 6.30;
- dietro: Malga Fraitina a ore 0.40, Ponte Frera a ore 1.10.
Proseguiamo diritto. Alla sinistra abbiamo una bella vista panoramica sui monti, la valle, una cascata e parte del lago.

Continuiamo in salita. Alla destra c'è una pietra piatta, con i bolli, che potrebbe fungere da sedile (m. 1960).
Per un tratto il sentiero è bagnato da un rivolo.
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo quasi in piano e troviamo dei paletti di legno (m. 1985).
Proseguiamo in leggera salita tra alberi, alberelli e arbusti (m. 1990).
Presso una semicurva verso destra vediamo il segnavia n. 7 e una freccia rossa. Un rivolo bagna il sentiero.
Lasciamo a destra un pozzetto.

Proseguiamo in leggera salita. Davanti ad una roccia percorriamo una curva verso sinistra, subito seguita da una verso destra con delle rocce ai lati del sentiero (m. 2000).
Presso una semicurva verso sinistra il tratto di sentiero bagnato termina.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano tra l'erba (m. 2005).

Continuiamo con alcune serpentine in salita su fondo roccioso e con il Torrente Valle di Fraitina alla sinistra del sentiero.
Proseguiamo in lievissima salita tra radi larici, rododendri e altri cespugli. Il sentiero è di nuovo bagnato da un rivolo.
Torniamo a salire. Poco dopo percorriamo un tornante destrorso (m. 2020).
Lasciamo a sinistra una parete rocciosa.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2035).
Continuiamo con poca pendenza. Alla destra c'è un larice cresciuto sopra ad una roccia. Alla sinistra ci sono due travi di ferro a T (m. 2040).

Il Lago Nero

Il Lago Nero

Quasi in piano, pieghiamo leggermente a destra. Alla destra vediamo il Lago Nero.
Continuiamo diritto fino ad una palina con dei segnavia (m. 2045) che indicano: Lago Nero 2030 m;
- a sinistra (317): Malga Torena a ore 0.10, Lago Verde a ore 0.20, Monte Torena a ore 3.20;
- diritto e poi a destra (GVO): Malga Lavazza a ore 0.50, Malga Dosso a ore 1.20, Malga Caronella a ore 2.20;
- dietro (GVO): Malga Pila a ore 1.50, Malga Demignone a ore 4, Passo di Belviso a ore 4.20.
Alla sinistra vediamo la Malga Torena. Alla destra, un sentiero si abbassa verso la sponda meridionale del Lago Nero (che non è affatto nero ma blu).
Fin qui abbiamo impiegato 2 ore e superato un dislivello di m. 650.

Continuiamo diritto e seguiamo il sentiero n. 2 che, poco dopo, scende verso la sponda orientale del lago.
Scavalchiamo un ruscelletto che attraversa il sentiero su di un letto di pietre.
Quasi in piano ne scavalchiamo un altro o lo guadiamo (m. 2040).
Dopo un breve tratto in salita continuiamo con poca pendenza costeggiando la sponda a nord-est del Lago Nero.
Superiamo un piccolo guado (m. 2050).
Continuiamo quasi piano e arriviamo al termine del lago.

In basso alla destra vediamo una conca torbosa.
Lasciamo a sinistra delle rocce sporgenti e continuiamo con poca pendenza attorniati da prati.
Un rivolo bagna e infanga il sentiero.

Proseguiamo quasi in piano lasciando a destra un dosso roccioso (m. 2055).
Troviamo vari rivoli che, uno dopo l'altro, attraversano e bagnano il sentiero. Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso.

Laghetto tra i Laghi Nero e Lavazza

Il Laghetto tra i Laghi Nero e Lavazza

In basso alla destra vediamo un lago (probabilmente senza nome) di forma ovale.
Percorriamo due curve sinistra-destra (m. 2050).
Seguiamo il sentiero a mezza costa assecondando le anse della montagna e guadando alcuni ruscelletti.
Aggirata alla destra una parete di roccia il sentiero diventa più stretto.
Proseguiamo con pochissima pendenza.

Dopo un tornante destrorso continuiamo in leggera discesa (m. 2060).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2045).
Vediamo il segnavia n. 2. Subito dopo percorriamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo quasi in piano (m. 2030).
Continuiamo con altre semicurve: dx-sx-dx-dx-sx.

Percorriamo un tratto in leggera salita tra alcuni alberi e superiamo una semicurva verso sinistra.
Proseguiamo tra alberi, arbusti e cespugli.
Torniamo a salire. Per un tratto il sentiero e rinforzato da un muretto di pietre che scende alla destra (m. 2050).
Subito dopo, in leggera salita, percorriamo una curva verso sinistra.

Camminiamo con una parete di pietre alla sinistra ed un'altra che scende alla destra a rinforzo del sentiero.
Guadiamo un ruscello.
Un altro muro di pietre scende a destra a rinforzo del sentiero (m. 2070).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Proseguiamo con una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra.

Presso una curva verso destra guadiamo il torrente emissario dal Lago Lavazza (m. 2080).
Poco dopo lasciamo il sentiero più largo che continua diritto quasi in piano e prendiamo un sentiero che si stacca a sinistra all'inizio del quale un segnavia indica il Lago Lavazza a ore 0.10.
Saliamo attorniati dall'erba e da qualche cespuglio di rododendri.

Ben presto il sentiero diventa ripido.
Dopo una curva verso sinistra la pendenza diminuisce un poco (m. 2095).
Percorriamo due tornanti vicini destra-sinistra (m. 2100).
Continuiamo con un altro tornante destrorso (m. 2105) ed uno sinistrorso (m. 2110).
Subito dopo percorriamo due tornanti destra sinistra su fondo roccioso e continuiamo su sentiero.
Dopo un breve tratto con poca pendenza, percorriamo un tornante destrorso e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2115).
Proseguiamo su fondo roccioso.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2125).
Continuiamo quasi in piano su sentiero sterrato (m. 2130).
Superiamo una semicurva verso destra in leggera salita.
Dopo un ultimo tratto in salita, davanti, poco sotto, vediamo il Lago Lavazza (m. 2143).


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Belviso
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Teglio
  • Altezza: m. 2143
  • Latitudine: 46°06'50"N
  • Longitudine: 10°06'39"E
  • Carta Kompass: 94 A5
  • Lunghezza: m. 130
  • Larghezza: m. 110
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 2.45 ore
  • Dislivello: m. 788-40
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di settembre 2020
orso = escursione lunga
Escursione
abbastanza lunga
    

    
    

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