Lej Grand (Laghi della Forcola)
    

LEJ GRAND (Laghi della Forcola)

I Laghi della Forcola sono situati lungo il confine tra l'Italia (Livigno in Provincia di Sondrio) e la Svizzera (Pontresina nel Cantone dei Grigioni).
Il Lej Grand (come dice il nome) è il più grande e si trova in territorio elvetico.

Come arrivare:
Da Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola.
Poco prima di arrivare al Rifugio Tridentina e un centinaio di metri prima del passo, lasciamo la macchina nel parcheggio P10 alla destra della strada (m. 2310). I segnavia indicano con il sentiero 151: La Cólma a ore 1, I Lach da la Fórcola a ore 1.10, Lach dal Mónt a ore 2.20.

Il sentiero parte con poca pendenza alla destra del parcheggio, parallelo e poco più in alto rispetto alla strada asfaltata.
Camminando tra erba e poche pietre scavalchiamo due rivoli e percorriamo due tornanti sinistra (m. 2310)-destra (m. 2315).
Continuiamo quasi in piano. Su di una roccia vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso a strisce orizzontali (m. 2320).
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita (m. 2330). Alla sinistra ci sono delle pietre. Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 2335).
Proseguiamo con poca pendenza. Un rivolo attraversa il sentiero.
Riprendiamo a salire. Poco sopra, alla sinistra, ci sono delle pareti rocciose (m. 2345).

Aggiriamo una grossa pietra nel sentiero (m. 2360).
Dopo un tratto abbastanza ripido la pendenza diminuisce un poco e superiamo una semicurva verso destra (m. 2365).
In modo abbastanza ripido percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2385).
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2395).
La pendenza diminuisce un poco.

Alla destra ci sono delle pareti di roccia. In basso verso sinistra, oltre il Rifugio Tridentina, vediamo due laghetti.
In modo abbastanza ripido superiamo una serpentina destra-sinistra (m. 2405).
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso e continuiamo con poca pendenza (m. 2415).
Con delle serpentine appena accennate superiamo: un tratto quasi in piano, uno in leggera salita, uno in leggera discesa, uno in leggera salita ed uno quasi in piano, rimanendo mediamente alla stessa quota.

Troviamo delle rocce alla sinistra e percorriamo un tratto in salita esposto alla destra dove il pendio scende in modo quasi verticale (m. 2430).
Dopo un tratto quasi in piano riprendiamo a salire.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra.

Uno dei laghetti in territorio italiano

Uno dei laghetti in territorio italiano

Su fondo roccioso, attraversiamo il letto di un torrente che troviamo asciutto (m. 2440).
Il sentiero si divide e subito si ricompone. Continuiamo in salita con delle serpentine: sx-dx-sx.
Dopo una curva verso destra proseguiamo quasi in piano (m. 2450).
Percorriamo due brevi tratti, il primo in discesa e l'altro quasi in piano.
Continuiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano seppur con lievi saliscendi.
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo in leggera discesa (m. 2450).
Continuiamo con poca pendenza. Attorno al sentiero ci sono delle pietre.
Superiamo un tratto in leggera discesa, uno in leggera salita, uno quasi in piano, uno in leggera discesa, uno breve in discesa ed uno in leggera salita (m. 2450).
Proseguiamo quasi in piano tra le pietre.
Riprendiamo il sentiero sterrato e percorriamo un tratto con poca pendenza, uno quasi in piano ed uno breve in leggera discesa.
Continuiamo in leggera salita tra le pietre superando due curve sinistra-destra (m. 2455).

Quasi in piano attraversiamo agevolmente una zona con  massi e pietre ben sistemate (m. 2460).
Riprendiamo il sentiero sterrato camminando dapprima in leggera discesa e poi in leggera salita.
Dopo una semicurva verso sinistra superiamo un altro tratto su pietre ben sistemate (m. 2470).
Continuiamo con le pietre solo ai lati del sentiero e percorriamo in discesa una serpentina destra-sinistra. Proseguiamo in leggera salita (m. 2475).

Continuiamo quasi in piano, sulle pietre e tra i massi, con un ripido pendio che scende alla destra del sentiero.
Per un tratto camminiamo  su pietrisco. Il sentiero è esposta alla destra.

Il sentiero attraversa in discesa una colata di piccole pietre franate.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo con poca pendenza.
Terminata la frana proseguiamo con il sentiero tra l'erba e con lievi saliscendi. Il sentiero è sempre esposto alla destra (m. 2480).
Dopo un tratto in salita, in leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra.

Uno dei laghetti in territorio italiano

Uno dei laghetti in territorio italiano

Percorriamo un tratto quasi in piano con una semicurva verso sinistra. Una catena passamano fissata alle rocce consente di procedere in sicurezza (m. 2490).
Terminata la catena continuiamo con poca pendenza.
Raggiungiamo la seconda catena assicurati dalla quale percorriamo un tratto inizialmente quasi in piano e poi in leggera salita con una semicurva verso sinistra (m. 2500).
Al termine della catena continuiamo in salita (m. 2505).
Superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza (m. 2515).
Quasi in piano percorriamo un'altra semicurva verso sinistra con una parete rocciosa alla destra.

Attraversiamo un canalino con il pendio che alla destra scende ripidamente.
Passiamo tra due ometti.
Dopo un breve tratto in leggera discesa, in leggera salita superiamo una serpentina sinistra-destra.
Continuiamo quasi in piano (m. 2520).
Percorriamo una curva verso sinistra.

Proseguiamo in discesa. Davanti vediamo una palina con dei segnavia e alla destra una baita.
Superiamo una serpentina dapprima verso sinistra e poi quasi in piano verso destra. Alla destra c'è una buca.
In leggera salita percorriamo due semicurve destra-sinistra.

Raggiungiamo la palina con i segnavia (m. 2525) che indicano
- a sinistra con il sentiero 153: I Lach da la Fórcola a ore 0.25;
- diritto con il sentiero 151: La Cólma a ore 0.10, Baitèl dal Gras di Agnégl a ore 1, Lach dal Mónt a ore 1.30;
- dietro verso destra: la Fórcola a ore 0.40, Parcheggio P10 a ore 0.40.
Davanti, dopo circa 30 metri in leggera discesa, c'è una pozza. Poco dopo ce n'è un'altra non visibile da questo punto. Seguiamo il sentiero verso sinistra, in leggera salita.
Quasi in piano percorriamo due curve destra-sinistra (m. 2530).
In leggera salita superiamo una curva verso destra.
Continuiamo quasi in piano e percorriamo una curva verso sinistra. Attorno al sentiero ci sono delle pietre (m. 2540).
Dopo un tratto in salita proseguiamo quasi in piano (m. 2545).
In salita percorriamo un tornante destrorso (m. 2555). In basso alla destra vediamo dall'alto le due pozze nei pressi della palina con i segnavia.

Uno dei laghetti in territorio italiano

Uno dei laghetti in territorio italiano

Proseguiamo con una serie di tornanti: sinistra (m. 2565), destra (m. 2570), sinistra (m. 2575).
I due tornanti successivi destra-sinistra sono vicini tra loro (m. 2580).
Con poca pendenza superiamo un tornante destrorso (m. 2590).
Saliamo due gradini.
In salita percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 2595).
Dopo il successivo tornante destrorso (m. 2610) percorriamo alcuni passi in discesa e riprendiamo a salire.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2615).
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra (m. 2625).

Percorriamo un tornante destrorso molto ampio seguito da un tornante sinistrorso (m. 2635).
Con poca pendenza superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2645).
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate.
Torniamo a salire e scavalchiamo una fessura mentre camminiamo su fondo roccioso.
Saliamo tre gradini e continuiamo quasi in piano.
In salita percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.

Con una curva verso destra, quasi in piano, raggiungiamo una palina con vari segnavia che indicano: I Lach da la Fórcola 2656 m; davanti e verso destra con il sentiero 153: Al Gíro di Lach in ore 0.40; dietro: La Cólma a ore 0.30, La Fórcola a ore 1.
I quattro laghetti più piccoli sono lì attorno, uno accanto all'altro. I due più a sinistra sono quasi attaccati tra loro. Sulla sponda più lontana del laghetto più a destra ci sono parecchi eriofori.

Per arrivare alla conca che ospita il Lej Grand dobbiamo seguire il sentiero verso destra (NW) per circa 300 metri.
Senza accorgercene, superiamo il confine italo-elvetico e raggiungiamo la sponda meridionale del lago.
La nostra escursione si è conclusa qui ma, volendo, potremmo salire a sinistra per cercare altri due laghetti situati rispettivamente a NW (m. 2690) e a SW (m. 2750).


    
    
    
  • Nazione: Italia/Svizzera
  • Ubicazione: Valli Forcola/Fain
  • Provincia: Sondrio/Grigioni
  • Comune: Livigno/Pontresina
  • Altezza: m. 2660
  • Latitudine: 46°27'22" N
  • Longitudine: 10°02'33" E
  • Carta Kompass: 96 - A5
  • Lunghezza: m. 230
  • Larghezza: m. 90
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 1.30
  • Dislivello: m. 375-25
  • Difficoltà: escursionisti esperti
Escursione effettuata nel mese di agosto 2018
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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Questi sono alcuni dei laghetti
che ho incontrato girovagando
sulle nostre montagne.