Laghetto Losa
    

LOSA

ATTENZIONE: IL SENTIERO E' ATTUALMENTE INAGIBILE

Il Laghetto Losa è situato in una piccola conca tra i boschi della Val Varrone, laterale della Valsassina.

Come arrivare:
Lasciamo la statale 36 al km. 50 (ponte sull'Adda a Lecco) per prendere la nuova ss 36 dir che sale in Valsassina.
Giunti alla rotonda di Ballabio, all'uscita dell'ultima galleria, continuiamo diritto con la provinciale 62 che percorre il fondovalle fino a Taceno. Qui prendiamo a destra la provinciale 67 verso Premana con la quale arriviamo fino al ponte che precede la salita al paese.
Prima del ponte una stradina scende a sinistra e passa sotto le arcate oppure dopo il ponte un'altra strada scende a destra.
In questo punto un cartello indica: "Partenza itinerari escursionistici e sci alpinistici. Alta Val Varrone e Val Marcia. Località ponte di Bonom. Parcheggio in zona artigianale".
Poco dopo i due percorsi si uniscono. Raggiungiamo i capannoni della zona industriale oltre i quali inizia la stradina che seguendo il torrente risale tutta la valle fino alla Bocchetta di Trona.
Questa stradina è chiamata anche "strada del ferro" o di Maria Teresa perché il suo ampliamento si deve all'imperatrice austriaca che nel 1700 decise di dare un maggiore impulso all'attività estrattiva di questo minerale per l'importanza che esso aveva nell'economia dell'Impero Asburgico.

Parcheggiata l'auto (m. 775) iniziamo la nostra escursione passando accanto ad un cartello che segnala il Rifugio Casera Vecchia di Varrone a nove chilometri e l'agriturismo Giabi a uno.
Tra vecchie baite ci incamminiamo in piano alla sinistra del Torrente Varrone e arriviamo al primo ponte in pietra.
Recentemente (giugno 2012) è stata costruita un'area pic-nic con fontana, tavoli e panche. Quest'area si raggiunge proseguendo alla sinistra del torrente per qualche diecina di metri e attraversandolo con un nuovo ponte. Al termine dell'area pic-nic torniamo ad immetterci sulla strada sterrata.
Se invece attraversiamo il Varrone con il vecchio ponte, giunti sull'altra sponda troviamo due cartelli che indicano gli itinerari che possiamo percorrere.
A sinistra si va in Val Varrone: Alpe Forni-Casarsa (m. 1180) a ore 1, Vegessa (m. 1200) a ore 1.10, Alpe Barconcelli (m. 1415) a ore 1.30, Alpe Artino (m. 1500) a ore 2, Alpe Varrone Rifugio Cai Premana (m. 1670) a ore 2.15, Rifugio Santa Rita (m. 1988) a ore 3.30, Bocchetta di Varrone Rifugio FALC (m. 2120) a ore 3.30, Pizzo Tre Signori (m. 2554) a ore 5.30.
A destra invece si va in Val Marcia: Alpe Chiarino (m. 1560) a ore 2.10, Piz d'Alben (m. 1867) a ore 3, Bocchetta d'Olino (m. 1639) a ore 3, Pizzo Cornagera (m. 2048) a ore 4, Pian delle Betulle (m. 1485) a ore 4.30.
Altri segnavia indicano a sinistra il Lago di Losa a ore 0.45 e l'Alpe Chiarino con una strada a.s.p. in ore 2.30.

Riunitisi i due itinerari, troviamo un torrente che scende dalla destra e attraversa passando sotto in un tubo.
Pochi metri più avanti ci sono un segnale stradale che indica il divieto di transito agli automezzi ed una sbarra metallica che chiude l'accesso. Alla sinistra ci sono delle robuste protezioni in legno (m. 780).
La strada alterna tratti sterrati ad altri con il fondo in cemento.
Camminiamo in leggerissima salita. Alla destra troviamo dei gradini che salgono verso una casa ed una nicchia con la statuetta di una madonna. Superiamo alcune case.
Ignoriamo una sterrata che scende a sinistra verso il Varrone; alla destra invece un altro torrente scende ripidamente e attraversa la strada passandole sotto in un tubo.
Una sterrata si stacca alla destra e retrocede in salita. Un cartello informa che diritto si va verso: Agriturismo Giabi, Rifugio Casera Vecchia di Varrone, Rifugio Santa Rita; a destra verso: Piz d'Alben.
Alla sinistra oltre il torrente vediamo una casa nel bosco.
Passiamo sotto una roccia sporgente (m. 800).
Troviamo poi altre case ed un prato alla sinistra con delle rudimentali panche di legno.

Raggiungiamo l'agriturismo Giabi. Davanti all'edificio c'è una fontana.
Subito dopo con un altro ponte in pietra torniamo alla sinistra del torrente (m. 835).
Ora cominciamo a salire in un bosco di castagni. Superiamo alcuni tornanti e, guadato un ruscello, arriviamo a Gebbio (m. 875).
Dalla sinistra scende il sentiero che proviene da Premana segnalata a ore 0.20. Altri segnavia indicano proseguendo con la strada: Alpe Forni a ore 0.45, Rifugio Casera Vecchia di Varrone a ore 2.15, Rifugio Santa Rita a ore 3.
Anziché continuare con la strada, che aggira l'abitato sulla destra, preferiamo addentrarci tra le baite per poterle osservare da vicino.
Superiamo così un cartello che indica se il Rifugio Casera Vecchia di Varrone è chiuso o aperto e, dopo due passi in salita, giriamo a destra accanto ad un lavatoio.
Troviamo poi una santella contenente una madonna e, terminate le abitazioni, riprendiamo la strada.

Poco più avanti una stradina sale a sinistra; i segnavia indicano in quella direzione: Premana a ore 1, Alpe Rasga a ore 1.10, Alpe Fraina a ore 2. Proseguiamo diritto.
Dopo aver lasciato a sinistra una casa in cemento e una croce nera a ricordo di una persona deceduta, percorriamo un tratto in leggera discesa con alcune curve e, in alcuni punti, con delle vecchie protezioni di ferro.
Continuiamo poi in leggera salita (m. 865).
Poco dopo troviamo un sentiero che scende a destra. I segnavia indicano in quella direzione: Lago di Losa a ore 0.15, Alpe Chiarino strada a.s.p. a ore 2, Pizzo d'Alben a ore 2.40.

Prendiamo questo sentiero e, arrivati al torrente, lo attraversiamo con un ponticello di legno camminando su piccoli tronchi (m. 860).
Giunti sull'altra sponda, all'ombra del bosco, saliamo a sinistra su di una lunga passerella con delle griglie in metallo e con delle protezioni in legno ai lati che termina presso un tornante destrorso.
Dopo pochi ripidi passi su cemento con delle protezioni alla destra, proseguiamo con un sentiero sterrato e arriviamo ad un bivio dove possiamo prendere l'uno o l'altro sentiero (m. 880).

Se andiamo a sinistra, dopo un tornante destrorso la pendenza diventa abbastanza ripida. Poi, dopo un tornante sinistrorso, quasi in piano arriviamo al guado di un ruscello oltre il quale ritroviamo l'altro sentiero.
Se andiamo a destra, dopo un tratto in leggera discesa, percorriamo un ampio tornante sinistrorso e riprendiamo a salire. Poi quasi in piano guadiamo il ruscello. In salita superiamo tre tornanti. Poi con poca pendenza ci affianchiamo al ruscello e arriviamo al punto in cui l'altro sentiero arriva dalla sinistra.

Riunitisi i due percorsi (m. 900) in salita superiamo altri tre tornanti.
Poi con pochi passi quasi in piano arriviamo al guado di un ruscello (m. 925) oltre il quale con poca pendenza percorriamo un ampio tornante destrorso.
Proseguiamo in salita con delle serpentine poco accentuate.
Ad un bivio possiamo prendere a scelta uno dei due sentieri; infatti poco dopo tornando ad unirsi (m. 945).
Lasciamo poi il sentiero che prosegue verso un'area pic-nic e ne prendiamo un altro più piccolo che piega a sinistra.
Passiamo accanto ad un segnavia che indica il Lago di Losa m. 950 e, dopo un tratto quasi in piano, in leggera discesa lo raggiungiamo.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Varrone
  • Provincia: Lecco
  • Comune: Premana
  • Altezza: m. 950
  • Latitudine: 46°03'03" N
  • Longitudine: 9°26'52" E
  • Carta Kompass: 105 B3
  • Lunghezza: m. 70
  • Larghezza: m. 25
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 1
  • Dislivello: m. 195 -20
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di luglio 2012
tartaruga = escursione breve
 
 
    

COMUNICAZIONI DEI LETTORI

21.09.16
Sono stato al Laghetto Losa scendendo dall'Alpe Ariale e poi sono sceso al Torrente Varrone: vi segnalo che il tratto con le griglie di ferro e le assi di legno, molto scivolose in caso di pioggia, è transitabile con difficoltà per il crollo parziale del "tornante destrorso" dove non c'è cemento ma assi sconnesse e che il ponte sul Torrente Varrone non c'è più essendo stato portato via da una piena. Segnalo questi fatti per correggere la descrizione presente nella sezione Laghetti alpini.
Spero che la segnalazione sia utile per chi volesse raggiungere il Laghetto Losa.
Grazie per l'attenzione.
Andrea Fumagalli

25.07.16
Aggiornamento per la gita al Laghetto Losa.
Cercavo una gitarella per la famiglia, con possibilità di far fare un bel bagno fresco al nostro cane... curiosando su internet, mi sono imbattuto nella vostra (tua?) relazione del Laghetto Losa da Premana, che sembrava proprio fare al caso nostro.
Purtroppo, la famiglia si è dovuta fermare al guado del Torrente Varrone: il ponticello di tronchi (evidentemente molto rovinato) è stato tolto e giace sulla riva destra.
Spinto dalla curiosità, però, in qualche modo sono riuscito ad attraversare il torrente (volevo proprio vederlo 'sto laghetto), ho risalito la passerella metallica molto scivolosa, ne ho trovato il tratto terminale semi-franato e marcio. Oltre questo punto... jungla quasi totale fino al lago, peraltro completamente circondato da ortiche e rovi alti un paio di metri.
Peccato perché con un poco di manutenzione potrebbe essere un piccolo gioiellino...
In conclusione: gita adatta ad escursionisti "particolarmente motivati" nonché attenti... sconsigliata ai più.
Ciao.
Daniele

    
    

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Questi sono alcuni dei laghetti
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sulle nostre montagne.