Lago Montespluga
    

MONTESPUGA

Il Lago di Montespluga è situato in Alta Val Chiavenna lungo il percorso della statale 36 tra Madesimo e il Passo Spluga.
Chiuso a sud da due dighe, si appoggia verso est al Monte Cardine (m. 2467) che separa la Val Loga dalla Val Schisarolo, mentre a ovest gli fanno da corona varie cime quali:
Pizzo d'Emet (m. 3209), Spadolazzo (m. 2720), Ursaregls (m. 2835) e Pizzo Suretta (m. 3027).
E' raggiungibile anche in auto, ma qui voglio proporre una bella escursione che partendo da Isola risale le Gole del Cardinello su un tracciato di importanza storica.

Come arrivare:
Con la statale 36 arriviamo a Campodolcino. Superato il paese proseguiamo sulla sinistra con la provinciale 1 verso Madesimo.
Giunti a Isola prendiamo la prima strada a sinistra che entra nell'abitato. Ad un bivio proseguiamo diritto, passando davanti alla storica Locanda del Cardinello risalente al 1722.
Al termine del paese lasciamo la macchina in un prato sulla sinistra accanto ad un torrente (m. 1260).
La segnaletica indica a sinistra la strada asfaltata che sale a Mottaletta e a destra, oltre il ponte sul Liro, la Strada Romana del Cardinello.

Ci incamminiamo verso destra, superiamo il ponte e giriamo a sinistra (a destra invece si ritorna sulla provinciale).
La strada è ancora asfaltata e procede in piano. Alla sinistra ci sono delle protezioni verso il torrente.
Sulla destra troviamo dapprima la centrale elettrica e poi le costruzioni del metanodotto.
La strada diventa sterrata e un ruscello le passa sotto.
Continuiamo con un muretto a sinistra; prati e qualche albero sulla destra. Un cartello avverte del pericolo di piene improvvise.
Lasciata a destra una vecchia baita, iniziamo a salire, seppur con poca pendenza.
Troviamo un cartello indicante che il transito è consentito solo alle persone autorizzate. Due rivoli passano sotto alla strada che in alcuni punti è attraversata da canaline di scolo.
La pendenza aumenta un poco. Arrivati sotto alla prima casa di Torni, la sterrata con due tornanti si avvicina al lato destro della valle e poi entra nel borgo.
Attraversiamo Torni camminando su delle mattonelle. Alla destra troviamo una fontana con vasca in cemento e, più avanti sulla sinistra un lavatoio (m. 1351). Un cartello indica: Cardinello, Stuetta a ore 2.

Continuiamo sulla strada, ora più stretta e coperta da erba, tra prati, cespugli e qualche albero.
Più avanti la pendenza aumenta.
Superiamo il letto, fatto di pietre ben sistemate artificialmente, di un torrente che troviamo in secca.
Subito dopo apriamo e richiudiamo un cancelletto in legno (m. 1380).
Alla destra troviamo una vasca di pietra con dell'acqua. Poco più avanti a sinistra vediamo una fontana e un riparo recintato per gli animali.
Superiamo un ripido strappo con il fondo in cemento.
Al termine della salita (m. 1425) vediamo una cascata davanti a noi. In fondo il Monte Cardine (m. 2467) chiude la vallata.

La stradina continua in leggera discesa, ancora ricoperta da erba.
Apriamo e richiudiamo un altro cancelletto di legno.
Più avanti ne troviamo uno in ferro. Alla destra c'è una zona con dei massi caduti. Alcune gabbie con delle pietre fanno da protezione in caso di eventuali altre frane.
Continuiamo in leggera salita. Dopo uno slargo sulla sinistra, percorriamo un tratto abbastanza ripido.
Nuovamente in lieve salita, arriviamo ad un bivio (m. 1495) dove continuiamo diritto ignorando il sentiero che scende a sinistra verso il torrente.
Percorso un tratto quasi in piano, torniamo a salire. Sulla sinistra troviamo un ponte, realizzato con alcuni tronchi e con il corrimano solo a sinistra, con il quale è possibile attraversare il Liro (m. 1520).

Proseguiamo diritto in leggera salita tra vari cespugli. Alla sinistra ci accompagna la vista sul Pizzo Ferrè (m. 3103).
Un rivolo attraversa il cammino. Poi la pendenza aumenta. Troviamo altre gabbie contenenti delle pietre.
Un sentiero arriva da sinistra (m. 1640). Un segnavia indica che si tratta della Via dello Spluga che, dopo aver percorso l'altra riva ed aver attraversato il torrente con un ponte, in questo punto confluisce nel nostro percorso.

Saliamo, su fondo roccioso, tra prati e alcuni larici. Poi il sentiero torna sterrato. Alla destra ci sono vari cespugli.
Saliamo ripidamente aiutati da alcuni gradini e poi con delle serpentine. Poi il sentiero diventa meno ripido e si sposta verso sinistra.
Stiamo per iniziare la parte più pittoresca del nostro itinerario ora formato da una ampia mulattiera che in alcuni punti è scavata in una parete a strapiombo.

Risaliamo alcuni gradini scavati nella roccia (m. 1700).
Poi, sulla destra, troviamo una fune fissata alla parete che in realtà nella bella stagione non serve in quanto la mulattiera è larga almeno due metri.
Superiamo un altra serie di gradini come i precedenti.
Terminata la fune, percorriamo un tratto quasi in piano e poi torniamo a salire. Qui la mulattiera è scavata nella roccia.
Continuiamo in leggera salita. In alto a sinistra, ecco apparire il muraglione della diga che chiude a SW il Lago di Montespluga.
In piano passiamo sotto alcune rocce e troviamo una seconda corta catena (m. 1755).
Troviamo una piccola grotta. In un anfratto c'è un quadretto raffigurante una madonnina.
Risaliamo altri gradini di roccia. Da sinistra sale in modo assai ripido un sentiero che ci aveva finora accompagnati sull'opposto versante della gola (m. 1765). Giù in basso vediamo un ponticello sul Liro. I segnavia indicano in quella direzione: sentiero C18; Alpe Crotto, Soste, Isola a ore 1.30.

Troviamo altri gradini di roccia e una terza corta catena.
Percorriamo un breve tratto in piano e poi riprendiamo a salire verso destra dove non c'è più la parete rocciosa. Il tratto più caratteristico è terminato.
Il sentiero ora è stretto e dopo un breve tratto quasi in piano, torna a salire.
Raggiungiamo una zona di massi franati. Il sentiero è stato ben sistemato con dei gradini fatti con le pietre. Saliamo ripidamente a zig-zag.
Arriviamo ad un bivio (m. 1845). I segnavia ignorano il sentiero sulla destra e indicano il Percorso Storico di Valle Strada dello Spluga; avanti a sinistra: Montespluga a ore 0.50; dietro: Rasdeglia, Torni, Isola a ore 1.50.

Il percorso torna ad essere più largo. Sulla sinistra c'è una corta protezione in legno.
Passiamo quasi in piano sotto una roccia sporgente e poi troviamo l'ultima e breve catena (m. 1850).
Continuiamo in salita, dapprima tra l'erba e poi tra le pietre.
Davanti torniamo a vedere la diga, ormai vicina.
Percorriamo pochi passi in leggera discesa. A sinistra c'è il canale artificiale dove scorre l'acqua quando viene fatta uscire dalla diga. Un cartello avverte del pericolo di piene improvvise.
Continuiamo in leggera salita e saliamo alcuni gradini.
Ignoriamo sulla sinistra un ponticello che passa sopra al canale.
La mulattiera ora compie un tornante sulla destra che possiamo evitare andando diritto con un sentiero.

Poco dopo raggiungiamo la diga, costruita nel 1931, che chiude la sponda SW del lago. Vari segnavia indicano davanti: Montespluga (sent. C18) a ore 0.45, Rifugio Stuetta a ore 0.10; dietro: Cardinello, Isola (sent. C18) a ore 1.30; Sentiero Storico di Valle Strada dello Spluga, Rasdeglia, Torni, Isola a ore 1.50. Altri segnavia indicano la Via Spluga e il sentiero 50 in entrambe le direzioni. Una vecchia targa marmorea recita: "Vecchia strada per il Passo dello Spluga detta del Cardenello". Un cartellone in italiano e tedesco parla della Gola del Cardinello.
A sinistra parte il sentiero C17 che passando sopra Le Mede raggiunge la Valle Schisarolo e sale al Bivacco Cecchini (m. 2750) e alla Cima di Val Loga (m. 3004).

Lasciata a sinistra la diga, prendiamo una sterrata sulla destra perfettamente in piano. Un cartello segnala il Rifugio Stuetta a 500 metri.
Superiamo una sbarra di ferro grigia che chiude l'accesso ai veicoli.
Camminando con il lago sulla sinistra, superiamo uno slargo e alcune costruzioni di servizio e raggiungiamo l'altra diga, quella a SE verso la statale 36.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val S. Giacomo
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Madesimo
  • Altezza: m. 1894
  • Latitudine: 46°28'40"N
  • Longitudine: 9°20'50"E
  • Carta Kompass: 92 A1
  • Lunghezza: m. 1600
  • Larghezza: m. 700
  • Tipo: artificiale
  • Tempo: 2 ore
  • Dislivello: m. 634
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di ottobre 2009
orso = escursione lunga
Escursione
abbastanza lunga
    

    
    

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