Lago Mufulè
    

MUFULE'

Il Lago Mufulè è situato in Val Malenco in una bella radura con vista sul Pizzo Scalino.

Come arrivare:
A Sondrio prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco. Al km. 13.5 deviamo a destra.
Superate Lanzada e Franscia, prendiamo la strada che sale a Campo Moro e, dopo km. 5, superate due delle otto gallerie, troviamo uno slargo sulla sinistra e vi parcheggiamo la macchina (m. 1960).
Sulla destra parte una sterrata e i segnavia indicano in quella direzione: sentieri 347/301, Alpe Campascio di Caspoggio a ore 0.25, Alpe Campagneda a ore 0.50, Rifugio Cà Runcasch a ore 0.50, Alpe Prabello e Rifugio Cristina a ore 1, Passo degli Ometti a ore 2.30.

Il primo tratto è asfaltato ed è percorribile in auto.
Ci incamminiamo in salita. Dopo il primo tornante vediamo in alto a sinistra, oltre la vallata, il Ghiacciaio di Fellaria.
Poi la pendenza diminuisce. Passiamo sotto i fili della corrente.
Troviamo il cartello che indica il divieto di transito ai veicoli non autorizzati (m. 2000). La strada ora è definita come agro silvo pastorale. Il fondo è in cemento con alcune canaline in metallo per il deflusso dell'acqua.
Saliamo tra i larici. La pendenza aumenta. Superati alcuni corti tornanti abbastanza ripidi, continuiamo quasi in piano con il fondo sterrato.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione e proseguiamo in leggera salita.
Un ruscello passa sotto alla strada che torna ad avere il fondo in cemento (m. 2030).

Troviamo poi un sentiero che si stacca a destra e sale tagliando un paio di tornanti: possiamo prendere l'una o l'altra via.
Il sentiero per un po' segue il ruscello, poi lo abbandona e sale tra radi larici.
Più avanti torna ad immettersi sulla strada nel punto in cui questa ridiventa sterrata (m. 2055).

Poco dopo, terminato il bosco, superiamo una croce di legno con due bracci e continuiamo con poca pendenza tra i prati.
Troviamo un sentiero che si stacca verso destra. I segnavia indicano: Alpe Campascio di Caspoggio m. 2068; a destra (sentiero 347): Alpe Prabello e Rifugio Cristina a ore 0.30, Passo degli Ometti a ore 2.10; diritto (sentiero 347/1): Alpe Campagneda a ore 0.20, Cà Runcasch a ore 0.25, Passo Campagneda a ore 2. Andiamo a destra.

In vista dell'alpeggio il sentiero gira a destra. Con un ponticello, fatto con assi di legno, superiamo un ruscello (m. 2075).
Continuiamo in salita e passiamo tra alcune rocce.
Alla destra scorre un ruscello. Più avanti lo attraversiamo.
Ignoriamo un sentiero che arriva da destra e saliamo abbastanza ripidamente. Alla destra c'è una parete rocciosa (m. 2115).
Più avanti troviamo un rivolo che scorre alla sinistra del sentiero.
Giunti in cima alla salita (m. 2140), cominciamo a vedere davanti a noi il Pizzo Scalino.

Proseguiamo quasi in piano. Una freccia bianca indica le due direzioni.
A sinistra scorre un rivolo. Per un po' lo seguiamo e poi lo attraversiamo.
Dopo una breve salita su fondo roccioso, continuiamo con minore pendenza in un valloncello.
Raggiungiamo un pianoro acquitrinoso (m. 2160). Su di una pietra alla destra una freccia bianca indica le due direzioni.

Troviamo un altro sentiero che arriva dalla sinistra. I segnavia indicano, a destra (sentiero 347): Prabello - Rifugio Cristina a ore 0.20, Alpe Acquanera a ore 0.50; dietro a sinistra (sentiero 346/1): Alpe Campascio a ore 0.10, Franscia a ore 1.40; a sinistra (sentiero 346/1): Alpe Campagneda a ore 0.10, Rifugio Cà Runcasch a ore 0.10, Campo Moro a ore 0.40. Andiamo a destra.
Il percorso si mantiene al margine destro del pianoro, prima in piano e poi in salita tra radi larici. Nel valloncello a sinistra scorre un rivolo.
Poi il sentiero si divide in due tracce parallele.
Giriamo a destra e saliamo in modo abbastanza ripido. In cima voltiamo a sinistra e ci immettiamo su di una sterrata (m. 2210). I segnavia indicano a sinistra: A. Campagneda a ore 0.25, Laghi di Campagnera a ore 0.40, Passo di Campagneda a ore 1.40, Rifugio Cà Runcasch; a destra: A. Prabello - Rif. Cristina a ore 0.15, A. Acquanera a ore 1, Passo degli Ometti a ore 2.

Andiamo a destra in piano. Poco più avanti superiamo un rivolo con un ponte.
Continuiamo in leggera salita e raggiungiamo una insellatura (m. 2225). Da questo punto cominciamo a vedere, in lontananza, la chiesetta della Madonna della Pace all'estremità dell'Alpe Prabello.
Possiamo continuare con la sterrata, che si abbassa in un avallamento per poi risalire, oppure, seguendo i bolli, con il vecchio sentiero sulla sinistra che, dopo un tratto in piano, sale, prosegue in leggera discesa e poi ancora in piano, ed infine torna ad immettersi sulla stradina.
Continuiamo in piano, superiamo un ruscello con un ponticello di legno e pietre, e arriviamo all'alpeggio in fondo al quale, in posizione dominante, è situato il Rifugio Cristina (m. 2227).

Senza raggiungere il rifugio, attraversiamo l'alpeggio piegando verso destra in direzione del dosso sul quale sorge la chiesetta dedicata Madonna della Pace.
Giunti alla chiesa, la aggiriamo alla sinistra e proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in salita.
Raggiungiamo una croce di legno e un bivio (m. 2235). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 305: Alpe Acquanera a ore 0.30, Largone a ore 1, Caspoggio-Lanzada; a destra con il sentiero 349/1: Lago del Mufulè a ore 0.20, Alpe Largone Superiore a ore 0.40, Sasso dell'Agnello a ore 0.50.

Andiamo a destra e, dopo alcuni passi in piano, iniziamo a scendere tra erba e pietre passando accanto ad alcuni ometti.
Passiamo tra una roccia grande e una più piccola (m. 2220).
Poi torniamo a scendere, questa volta con ripide serpentine. Troviamo vari bolli di colore rosso-bianco-rosso. Davanti vediamo il Disgrazia.
Continuiamo con poca pendenza. Alla destra ci sono alte pareti di roccia (m. 2180).
Torniamo poi a scendere tra larici e mughi (m. 2160).
Seguendo vari bolli bianco-rossi, in leggera discesa attraversiamo una radura acquitrinosa (m. 2145).
Superiamo un rivolo. Poi torniamo a scendere tra radi alberi e davanti cominciamo a vedere il Lago Mufulè.
Entriamo in un bosco di larici (m. 2120).
Percorriamo un tornante sinistrorso. Poi scendiamo ripidamente dapprima su fondo roccioso e poi tra l'erba con un grande masso alla destra.
La pendenza diminuisce un poco (m. 2090).
Al termine del bosco raggiungiamo la radura nella quale si adagia il lago (m. 2075).
Pieghiamo a destra e, camminando un poco più in alto rispetto al lago, ne raggiungiamo l'estremità meridionale.
Guadiamo il torrente emissario e, aggirando il lago verso sinistra, raggiungendo il punto dal quale ho scattato la foto.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione:Val Malenco
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Lanzada
  • Altezza: m. 2070
  • Latitudine: 46°16'52"N
  • Longitudine: 9°56'17"E
  • Carta Kompass: 93 - C5
  • Lunghezza: m. 130
  • Larghezza: m. 50
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 1.15
  • Dislivello: m. 265 -155
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di agosto 2012
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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che ho incontrato girovagando
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