Laghi Palabione
    

PALABIONE

I Laghi del Palabione sono situati tra il Rifugio Valtellina (m. 1920 - tel. 0342 745069) e il Dosso Pasò (m. 2575), nel comprensorio sciistico Aprica-Corteno.
Il primo lago che si incontra salendo (m. 2040) è un bacino artificiale che nel periodo invernale viene utilizzato per la produzione della neve per le piste da sci.
Il secondo (m. 2109) è il vero titolare del nome Lago Palabione ed è situato in una conca morenica. Di origine naturale, è stato leggermente rialzato con un piccolo sbarramento. Questi due laghi sono collegati tra loro da un torrente.
Proseguendo verso il Colle Pasò si raggiunge il terzo; un piccolo laghetto (m. 2235) nel quale si specchia il vicino Monte Palabione.

Come arrivare:
La nostra escursione inizia da Aprica, situata presso l'omonimo passo, che è raggiungibile con la statale 39 sia dalla Valtellina (SO) lasciando la statale 38 a Tresenda (km. 54.7) che dalla Val Camonica (BS) lasciando la statale 42 a Edolo.
Provenendo dalla Valtellina, prendiamo sulla destra Via Palabione (semaforo) e raggiungiamo l'ampio parcheggio della stazione a valle della cabinovia (m. 1180).

La cabinovia Palabione d'estate è aperta nei mesi di luglio e agosto (per conoscere le date esatte ci si può rivolgere alla società che la gestisce; tel. 0342 252057 - sitaimpianti@tiscali.it). Orario di funzionamento: dalle ore 8 alle 12.20 e dalle 13.30 alle 16.45. Costo: Euro 7 per la corsa singola ed Euro 9 a/r. Con questa cabinovia si può salire fino a quota m. 1695 e da lì proseguire a piedi.
Quella che segue è la descrizione dettagliata dell'intero itinerario.

Usciti dal parcheggio, giriamo a destra (est) in Via Adamello e la percorriamo in lievissima salita.
Lasciamo a sinistra Via Vago e, più avanti, Via Stella Alpina all'inizio della quale c'è un parcheggio a pagamento (1 euro per 1 ora; 6 euro per tutto il giorno).
Continuiamo con Via Adamello, superiamo una strettoia e raggiungiamo uno slargo dove alla sinistra c'è una fontana con vasca sotto a una tettoia.
Qui Via Adamello si immette su di un'altra strada che a sinistra si chiama Via Tonale e a destra Via Ospitale (m. 1190). Andiamo a destra in salita, inizialmente tra le case e poi tra case e prati.

Arriviamo a un bivio (m. 1210). I segnavia indicano, a sinistra (segnavia 339): Bratte Alte a ore 1, Malga Baradello a ore 1.30, Piana dei Galli a ore 2.30; a sinistra (segnavia 338): Bratte Basse a ore 0.50, Malga Premalt a ore 1.40; diritto (segnavia 327): Malga Palabione a ore 1.30, Lago Palabione a ore 3, Cima Pasò a ore 4.20. Continuiamo diritto tra le ultime case e con due staccionate di legno ai lati.
Poco dopo un cartello segnala il "Parco delle Orobie Valtellinesi". Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra (m. 1220).
Proseguiamo attorniati dai prati.
Trascuriamo una sterrata che esce alla sinistra e superiamo un'altra grata (m. 1225).

Superiamo due semicurve destra-sinistra e lasciamo a sinistra una baita sulla quale vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1240).
Alla sinistra c'è una recinzione con pali di legno e di ferro che reggono un cavo mentre alla destra ci sono delle protezioni dipinte di bianco e verde. Percorriamo due semicurve destra-sinistra.
Passiamo tra le Baite "Le Lische", due alla sinistra e una alla destra della strada (m. 1250).
Proseguiamo in leggera salita. In basso a destra vediamo Aprica.

Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1260). Alla destra ci sono: uno slargo, un baitello di legno, una sterrata all'inizio della quale un segnale stradale vieta il transito ai veicoli e i cavi di uno skilift che scorrono poco più in alto.
Subito dopo, alla destra ci sono due cartelli seminascosti tra l'erba che indicano il Rifugio Valtellina con il percorso 327. Superiamo una sbarra dipinta di grigio che troviamo aperta.
Continuiamo in salita tra i prati. Alla destra vediamo 11 arnie. Poco dopo alla sinistra c'è un cartello che segnala il divieto di caccia (m. 1280).

Lasciamo a destra un casello dell'acquedotto e, dopo pochi passi su sterrato, continuiamo ancora su asfalto con alberi alla sinistra e prati alla destra (m. 1290).
Presso una semicurva verso destra, superiamo una doppia canalina di ferro, collocata di traverso per favorire lo scolo dell'acqua.
Un ruscello attraversa passando sotto alla strada. Alla sinistra ci sono delle protezioni di ferro dipinte di bianco. Ignoriamo una stradina con il fondo in cemento che sale verso destra (m. 1300).

La strada diventa sterrata. Superiamo un'altra doppia canalina di ferro e proseguiamo tra gli alberi.
All'esterno di un tornante destrorso c'è uno slargo. Superiamo una canalina in cemento semicoperta da una grata (m. 1310).
Vediamo un bollo bianco-rosso sul tronco di un larice.

Subito dopo arriviamo a un ampio tornante sinistrorso (m. 1315). Un cartello giallo, collocato in alto sul tronco di un albero, indica a sinistra: terrazza panoramica osservatorio eco faunistico, Ristoro Pasò Palabione, Rifugio Valtellina (dal Brusca). Lasciamo la sterrata con prosegue diritto e nella quale si immette la stradina con il fondo in cemento che avevamo trovato poco sotto e seguiamo il tornante. Su di un cartello azzurro leggiamo "n. 2 Pista K".
Seguendo la sterrata/pista, saliamo in modo abbastanza ripido con gli alberi ai lati. Superiamo una cunetta in cemento collocata di traverso per favorire lo scolo dell'acqua.
Troviamo un altro cartello azzurro che segnala la Pista "K", vediamo un bollo bianco-rosso su di un albero e superiamo un'altra cunetta in cemento (m. 1340).
Presso la successiva cunetta la pendenza diminuisce un poco (m. 1350).

Percorriamo un tornante destrorso molto ampio, a metà del quale troviamo una cunetta in cemento e verso la fine ignoriamo una sterrata che continua diritto (m. 1365).
Proseguiamo con un ampio tornante sinistrorso, all'inizio e alla fine del quale ci sono altre due cunette in cemento per lo scolo dell'acqua. Alla destra vediamo un pozzetto rotondo e una palina rossa (m. 1385).
Troviamo una cunetta in cemento prima di un ampio tornante destrorso (m. 1400).
Un'altra cunetta precede il successivo tornante sinistrorso molto ampio (m. 1425). Saliamo in modo abbastanza ripido.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1455).
Dopo un'altra cunetta in cemento continuiamo con poca pendenza (m. 1460).

Alla sinistra vediamo un cartello che invita a tenere i cani al guinzaglio. Uno dopo l'altro, scavalchiamo due rivoli che attraversano la sterrata (m. 1465).
Ignoriamo una stradina inerbita che sale a sinistra.
Poco dopo la sterrata effettua un ampio tornante sinistrorso al termine del quale l'altra stradina rientra. Quasi in piano lasciamo la pista e seguiamo la sterrata che effettua un'ampia curva verso destra (m. 1485).

Un cartello segnala il Ristoro Pasò a 10 minuti. Continuiamo con poca pendenza.
Davanti, in alto, tra gli alberi, vediamo una casa. Un rivolo attraversa la sterrata.
Riprendiamo a salire. Alla sinistra vediamo un cartello che vieta la caccia.

Ci immettiamo sulla pista Palabione, che arriva di fronte a noi e gira a destra, segnalata da due cartelli. C'è anche una sterrata che sale a sinistra. Continuiamo diritto in salita seguendo la pista Palabione (m. 1510).
Poco dopo passiamo sotto ai cavi di uno skilift. Alla sinistra c'è una parete di roccia. Superiamo una semicurva verso sinistra. In basso a destra vediamo Aprica (m. 1525).
Alla sinistra esce una stradina inerbita.

Alla sinistra troviamo un bollo bianco-rosso. Alla destra, sopra a una parete di roccia, vediamo la casa che avevamo già notato in precedenza (m. 1545).
Poco dopo, alla destra ci sono la stradina che sale alla casa e un'edicola del Parco delle Orobie Valtellinesi con tre cartelloni intitolati: "Inquadramento, Osservatorio eco-faunistico alpino, Caratteristiche d'insieme" (m. 1555).
La sterrata si mantiene sul lato sinistro della larga pista che effettua un tornante sinistrorso molto ampio. Sul lato destro ci sono una piccola baita di legno e un cartello che indica il Rifugio Valtellina a 55 minuti (m. 1565).
Su di una pietra vediamo un bollo rosso-bianco-rosso (m. 1580).
Superiamo altre due cunette in cemento per lo scolo dell'acqua (m. 1590-1600). Alla destra, tra gli alberi, vediamo una costruzione recintata.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido. Alla sinistra esce una sterrata in leggera discesa (m. 1610). Dietro vediamo le cime retiche.

Sul lato destro della pista ci sono: un cartellone con una cartina, un cartello rotondo che indica la pista "B", altri cartelli che segnalano i percorsi n. 327 - 328 e le piste Palabione e Magnolta (m. 1635).
Seguiamo la sterrata che gira a sinistra ignorando un'altra stradina che continua diritto verso: la stazione di arrivo della cabinovia Palabione, un vecchio edificio in disuso e il Ristoro Pasò.
In leggera salita passiamo sotto ai cavi di uno skilift.

Alla sinistra troviamo due striscioni tesi tra gli alberi che indicano, dietro la Ski Area Palabione Magnolta e davanti la Ski Area Baradello (m. 1670). Seguiamo la sterrata che piega a destra mantenendosi sempre sul bordo di sinistra della larga pista. Alla sinistra prende avvio lo skilift Salina.
Alla sinistra c'è una fila di pini. Alla destra c'è un prato. Poco più avanti arriviamo all'altezza della stazione a monte della cabinovia e del Ristoro Pasò (m. 1695). Chi scende dalla cabinovia, per continuare a piedi, deve attraversare il prato alla sua sinistra puntando verso questi pini e verso la partenza dello skilift Salina immettendosi così sul percorso completo.

Proseguiamo in salita. Alla sinistra c'è una rete di protezione per gli sciatori, di colore verde.
Al termine della rete, passiamo accanto a un cannone sparaneve (m. 1710).
Troviamo una cunetta in cemento per lo scolo dell'acqua. Ora alla sinistra ci accompagna un'altra rete, questa è di colore rosso.
Una dopo l'altra, superiamo altre tre cunette per lo scolo dell'acqua (m. 1750-1760-1770).
Subito dopo troviamo un altro cannone sparaneve e superiamo una semicurva verso destra.
Ignoriamo una sterrata che esce alla sinistra e continuiamo diritto. Alla destra vediamo un cannone sparaneve. Alla sinistra un rivolo entra in una grata (m. 1780).
Con poca pendenza superiamo alcune semicurve: sx-dx-sx-dx.

Alla destra della sterrata c'è una malga, raggiungibile con un breve tratto in leggera discesa. Qui troviamo anche una panchina e un cartello che segnala il Rifugio Valtellina a 10 minuti. Alla sinistra vediamo un cannone sparaneve (m. 1800).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido verso una seggiovia quadriposto che vediamo davanti. Un cartello rotondo, affisso a un albero alla sinistra della sterrata, indica il Rifugio Valtellina.
Raggiungiamo la seggiovia e giriamo a sinistra.
Proseguiamo in salita mentre la seggiovia ci accompagna alla destra (m. 1820).
Percorriamo un tratto quasi in piano con una parete rocciosa alla sinistra (m. 1830).

Troviamo subito un bivio. Entrambe le sterrate proseguono in leggera salita. Trascuriamo quella alla destra che passa sotto alla seggiovia e attraversa il torrente, in questo punto coperto. I segnavia indicano diritto: Rifugio Valtellina a 10 minuti, sentiero nel bosco.
Superiamo un ruscello, affluente del sottostante torrente, che passa sotto alla stradina dentro a un tubo.
In salita tra gli alberi percorriamo un ampio tornante sinistrorso mentre il ruscello attraversa nuovamente la sterrata passandole sotto (m. 1840).

Quasi in piano superiamo un tornante destrorso e ritroviamo la pista (m. 1850).
Saliamo in modo abbastanza ripido con la sterrata che si mantiene lungo il lato destra della pista.
Superiamo tre cunette per lo scolo dell'acqua. Alla destra c'è una rete di colore verde per la protezione degli sciatori (m. 1870).
La stradina si sposta un poco a sinistra verso un gruppo di larici. Raggiuntili gira a destra, come pure la rete verde, e prosegue con poca pendenza (m. 1890).
In alto a sinistra vediamo un casello dell'acquedotto comunale (m. 1895).
Poco dopo un rivolo passa sotto alla stradina.

Il Rifugio Valtellina

Il Rifugio Valtellina

Raggiungiamo una biforcazione priva di indicazioni. La sterrata a sinistra prosegue verso i laghi e la Cima Pasò mentre quella a destra dopo aver attraversato il torrente sale al Rifugio Valtellina. Continuiamo verso sinistra.
Percorriamo un tratto abbastanza ripido al termine del quale ignoriamo la stradina che si stacca alla sinistra (m. 1920). I segnavia indicano, a sinistra con il Sentiero P.G. Frassati: Sant'Antonio a ore 2.40; a sinistra con il percorso 341: Piana dei Galli - Baradello a ore 0.20, M. Palabione a ore 1.30, Campovecchio a ore 1.50; diritto con il percorso 327: Lago Palabione a ore 0.40, Colle Pasò a ore 1.10, Cima Pasò a ore 2. Alla destra vediamo la seggiovia quadriposto, la seggiovia biposto e il Rifugio Valtellina. Continuiamo diritto quasi in piano.
Poco dopo guadiamo un ruscello, transitiamo sotto alla seggiovia quadriposto e continuiamo in salita.
Presso una curva verso destra passiamo sotto alla seggiovia biposto (m. 1935).

Continuiamo con poca pendenza attraversando la pista a monte del rifugio che vediamo in basso a destra (m. 1940).
Rientriamo nel bosco. Sul primo larice alla destra vediamo un bollo bianco-rosso. Riprendiamo a salire (m. 1945).
Presso una curva verso sinistra superiamo una cunetta in cemento e pietre.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido con gli alberi ai lati.
In basso alla destra vediamo il torrente che scorre incassato nel terreno.
La sterrata rientra nella pista da sci e si mantiene sul lato destro accanto a una rete verde. Dietro vediamo ancora, ma solo in parte, il rifugio (m. 1980).
La rete verde termina e la pendenza diminuisce un poco (m. 1995).

Il primo lago

Il primo lago

A un bivio, alla destra vediamo uno slargo con un tavolo in legno e relative panche. Andiamo a sinistra (m. 2010).
Poco dopo arriviamo a un altro bivio e continuiamo verso sinistra in leggera salita con la sterrata più larga mentre quella che sale alla destra è una scorciatoia (m. 2020).
Alla destra ci accompagna una parete rocciosa.

Transitiamo sotto alla seggiovia biposto e, poco dopo, con un ampio tornante destrorso raggiungiamo la stazione a monte della seggiovia quadriposto. Davanti c'è la piccola diga del primo bacino artificiale  (m. 2040).
Continuiamo con la sterrata aggirando il lago alla destra. Alla sinistra c'è una rete verde. Dalla destra rientra la scorciatoia.
Saliamo ripidamente con una rete verde da entrambi i lati della pista (m. 2055).
Alla sinistra vediamo il torrente immissario del primo lago che forma una cascata.
Questo ripido tratto termina davanti a un baitello di servizio agli impianti (m. 2100).
Pieghiamo a sinistra, in leggera salita. Alla sinistra, oltre la rete verde, vediamo un baitello.

Il Lago Palabione (secondo lago)

Il Lago Palabione (secondo lago)

Alla destra c'è il Lago Palabione (m. 2109). L'abbondante presenza di acqua in questo periodo fa si che trabocchi dalla sommità della piccola diga e formi il torrente che attraversa la sterrata e scende al primo lago.
All'inizio del Lago Palabione alcuni segnavia indicano, a destra con il percorso 329: Malga Magnolta a ore 0.30, Corna Alta a ore 1.20, Aprica a ore 1.50; a sinistra con il percorso 327: Colle Pasò a ore 0.30, Cima Pasò a ore 1.20; dietro con il percorso 327: Malga Palabione a ore 0.50, Aprica a ore 1.50.
Il Lago Palabione è recintato nella prima parte con una rete di colore grigio e nella seconda anche da un'altra di colore verde.

Proseguiamo ripidamente. Alla sinistra c'è sempre la rete verde mentre quelle alla destra sono terminate.
Continuiamo con poca pendenza. Alla destra vediamo un torrente (m. 2165).
Terminata la rete verde alla sinistra proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Passiamo sotto ai cavi di uno skilift (m. 2175).
Un ruscelletto attraversa la sterrata/pista.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido. Su di una roccia alla destra vediamo un bollo bianco-rosso (m. 2190).
Superiamo un tratto con poca pendenza.

Vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra all'inizio di un tornante destrorso molto ampio. Una trentina di  metri a sinistra della sterrata, davanti a una roccia, c'è una palina con un segnavia che indica la "Ferrata del Cuore alla Croce". Continuiamo seguendo la sterrata (m. 2200).
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita percorriamo un'ampia curva verso sinistra (m. 2225).
Un cartello rotondo informa che ci troviamo sulla pista nera "G". Alla destra vediamo un torrente, un baitello in muratura e un cilindro metallico.

Prima di una curva verso destra, alla sinistra troviamo il minuscolo laghetto (m. 2235) nelle cui acque si specchia il Monte Palabione.

    
    

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Questi sono alcuni dei laghetti
che ho incontrato girovagando
sulle nostre montagne.
    
    

    
    

Caratteristiche

    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Orobie Valtell.
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Aprica
  • Carta Kompass: 94 A5
  • Tempo: 3.30 ore
  • Dislivello: m. 1055
  • Difficoltà: escursionistica
  • Escursione: giugno 2019
--- Primo Lago ---
  • Altezza: m. 2040
  • Latitudine: 46°07'41"N
  • Longitudine: 10°09'51"E
  • Lunghezza: m. 160
  • Larghezza: m. 70
  • Tipo: artificiale
--- Lago Palabione ---
  • Altezza: m. 2109
  • Latitudine: 46°07'32"N
  • Longitudine: 10°09'43"E
  • Lunghezza: m. 230
  • Larghezza: m. 130
  • Tipo: seminaturale
--- Terzo Laghetto ---
  • Altezza: m. 2235
  • Latitudine: 46°07'30"N
  • Longitudine: 10°10'05"E
  • Lunghezza: m. 30
  • Larghezza: m. 20
  • Tipo: naturale
aquila = escursione molto lunga

Escursione lunga e faticosa.