Lago Scais
    

SCAIS

Il Lago di Scais è situato in Val Caronno lungo il percorso che sale al Rifugio Mambretti.
In origine era un alpeggio, con tanto di case, che è stato sommerso dopo la costruzione della diga.

Come arrivare:
Lasciamo la statale 38 al km. 40.6, vale a dire poco prima del passaggio a livello che segna la fine della tangenziale di Sondrio, per prendere sulla destra la strada per Piateda e Faedo.
Con il Ponte del Navetto attraversiamo il Fiume Adda. Ad un bivio lasciamo a destra la deviazione per Faedo e proseguiamo diritto.
Raggiungiamo Busteggia, frazione di Piateda, dove giriamo a destra in Via Tambarini seguendo le indicazioni per Piateda Alta.
Proseguendo, la strada diventa stretta e, dopo le case, continua in salita nel bosco.
Passiamo sopra le condotte, due grossi tubi della centrale idroelettrica Sondel.
Superiamo la piccola frazione di Pam e, arrivati allo stop, giriamo a destra seguendo le indicazioni per Piateda Alta e ci immettiamo su di una strada più larga.
Attraversiamo la frazione di Previsdomini, dopo la quale ignoriamo le deviazioni dapprima per Pusterla e poi per Vermaglio. Passiamo nuovamente sopra i due grossi tubi.

Ad un bivio la segnaletica indica a sinistra: Gaggio a km 4, Le Piane a km 10; a destra: Vedello, Rifugio Mambretti. Andiamo a destra.
La strada ora è più stretta ma sempre ben asfaltata e continua nel bosco in leggera salita. Alla destra un guard-rail protegge dal sottostante precipizio. Di tanto in tanto c'è una piazzola per lo scambio. Ignoriamo tutte le deviazioni su fondo sterrato che incontriamo da entrambi i lati. Passiamo su un ponticello.
Alla destra vediamo dapprima la chiesa di San Bartolomeo e poi le case del piccolo abitato che la circondano (m. 944).
Più avanti arriviamo alla centrale dell'Edison. Un cartello giallo alla sinistra della strada indica: Vedello m. 1032, Rifugio Mambretti a ore 3.30.
La strada prosegue ancora più stretta. Con un ponte attraversiamo verso destra un torrente.
Il fondo è ancora asfaltato tranne qualche tratto in cemento, in particolare nelle curve.

Raggiungiamo il bivio di Vedello (m. 1100). I segnavia indicano a sinistra: Agneda a km. 1 e Scais a km 4.1; a destra: Ambria a km. 2.2. Andiamo a sinistra.
Arrivati alla chiesetta e alle prime case di Agneda, proseguiamo sulla sinistra in piano per circa un chilometro (gli ultimo 300 metri sono sterrati) fino a trovare sulla destra un parcheggio ed un'area picnic recintata (m. 1228).

I segnavia indicano con il percorso 251: Lago di Scais a ore 0.50, Rifugio Mambretti a ore 2.30, Passo Scaletta a ore 4.30, Forno del ferro a ore 3.30. Un'edicola delle Orobie Valtellinesi mostra delle cartine geografiche e informa che siamo in Località Agneda m. 1230 s.l.m. Un cartello vieta di introdurre nell'area pic-nic: ciclomotori, motocicli e autovetture; un altro segnala che la strada è agro-silvo-pastorale e il transito è vietato ai veicoli non autorizzati.

Ci incamminiamo quasi in piano. Alla destra una staccionata separa la strada dalla zona pic-nic. Un cartello stradale segnala il pericolo di piene improvvise.
Davanti vediamo le cime del gruppo Scais-Redorta. Con minima pendenza percorriamo delle semicurve appena accennate.
Tra gli alberi, troviamo un grande masso alla sinistra.

Dopo una stanga che troviamo alzata superiamo una semicurva verso destra (m. 1240).
Percorriamo una curva verso sinistra mentre un ruscello attraversa la strada passandole sotto. Alla destra vediamo delle arnie (m. 1250).
Superiamo un'ampia semicurva verso destra. Nella valletta in basso a sinistra, scorre un ruscello (m. 1255).
Alla destra vediamo una cascatella, l'acqua della quale attraversa la strada passandole sotto ma anche sopra scorrendo dentro una canalina in cemento (m. 1260).

Continuiamo in leggera salita con il fondo in cemento.
Superiamo due semicurve destra-sinistra. Alla destra ci sono delle pareti di roccia quasi verticali.
Subito percorriamo un'ampia curva verso sinistra. Anche qui l'acqua di un ruscello passa sotto alla strada (m. 1270).

In salita percorriamo un tornante destrorso (m. 1280).
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo un piccolo slargo. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1295).
Alla sinistra, cinque paletti di ferro infissi in un cordolo di cemento precedono un tornante destrorso  (m. 1300).
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale ci sono altri cinque paletti infissi in un cordolo come i precedenti (m. 1305).
Il successivo tornante destrorso è preceduto da sette paletti (m. 1310).
In questo punto alla destra possiamo vedere la valle.
Troviamo altri cinque paletti di ferro alla destra.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale, separato da un muro di pietre, scorre un ruscello (m. 1320).
All'esterno di un tornante destrorso, ci sono un piccolo slargo e un muretto oltre il quale vediamo un rivolo (m. 1325).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso con il ruscello che scorre alla destra (m. 1330).
Superiamo un'ampia semicurva verso sinistra (m. 1340).

In leggera salita e con il fondo sterrato percorriamo un tornante destrorso (m. 1345).
Continuiamo con un tornante sinistrorso molto ampio.
Superiamo un tornante destrorso (m. 1365).

Con il fondo in cemento percorriamo un tornante sinistrorso. All'esterno del tornante, un muretto divide la strada da un rivolo (m. 1375).
Riprendiamo a camminare su sterrato.
Superiamo un'ampia semicurva verso destra. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1385).
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso.
Dopo pochi passi percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1390).
Proseguiamo con una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso vicini tra loro (m. 1400).
Continuiamo con poca pendenza.

Dopo un tratto con il fondo in cemento torniamo a camminare su sterrato. Percorriamo una curva verso destra (m. 1405).
Accompagnati da 15 paletti di ferro alla sinistra, superiamo una semicurva verso destra. Un cartello stradale segnala il pericolo di piene improvvise.

Il Torrente Caronno

Il Torrente Caronno

Il fondo stradale torna ad essere in cemento. Alla destra troviamo una madonnina tra le rocce mentre alla sinistra c'è un ponticello con le sponde di ferro. Un vecchio segnavia triangolare indica a sinistra il Rifugio Mambretti. Su di cartello giallo leggiamo: Torrente Caronno; a sinistra: Capanna Mambretti (m. 2003) ore 2; dietro: Agneda (m. 1228) ore 0.20.
Lasciata la strada, attraversiamo il ponticello e osserviamo le marmitte dei giganti che il torrente ha scavato tra le rocce nel corso dei secoli (m. 1415).

Proseguiamo su sentiero al fresco di un bosco.
Passiamo sopra delle radici che affiorano dal terreno. Aggiriamo un pino e percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo su fondo roccioso, superiamo una curva verso destra e camminiamo sopra una pietra liscia (m. 1420).
Percorriamo una curva verso sinistra, seguita da un tornante destrorso aggirando un masso (m. 1435).
Continuiamo con un tornante sinistrorso camminando su delle pietre ben sistemate.
Quasi in piano superiamo un breve tratto sterrato.
Torniamo a salire. Il fondo è pietroso e per un tratto è bagnato da un rivolo.

Presso una curva verso destra passiamo sopra una pietra liscia. Continuiamo con poca pendenza (m. 1445).
Vediamo un bollo bianco-rosso su una roccetta. Proseguiamo in salita con rocce alla sinistra e radi alberi alla destra.
Per alcuni metri un rivolo bagna il sentiero (m. 1460).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1465).

Allo scoperto, percorriamo un tratto in leggera salita, attorniati da arbusti (m. 1470).
Superiamo altre due semicurve sinistra-destra.
Passiamo tra due massi. Presso una curva verso sinistra riprendiamo a salire e rientriamo nel bosco (m. 1475).
Percorriamo alcune semicurve appena accennate.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza (m. 1495).
Superiamo un'ampia semicurva verso destra. Alla sinistra ci sono un muretto di pietre e un manufatto in cemento con tre aperture dalle quali esce un ruscello che attraversa il sentiero (m. 1500).

Il Pizzo del Salto oltre il Lago di Scais

Il Pizzo del Salto oltre il Lago di Scais

Quasi in piano, usciamo dal bosco. Lasciamo a sinistra un capanno per gli attrezzi. Davanti verso destra vediamo la diga e il Lago di Scais.
Alla destra c'è un traliccio dell'alta tensione.
Una freccia indica davanti il Rifugio Mambretti. Attraversiamo un tunnel oltre il quale pieghiamo a sinistra dove troviamo una fontana con vasca in cemento (acqua non potabile). Alla destra ci sono la diga e la casa dove alloggiano i custodi (m. 1505).
Transitiamo sotto una roccia che si protende verso il sentiero.
Una porta chiude un'apertura nella roccia.
Proseguiamo alti sul lago che vediamo alla destra. Ci fermiamo qua e là per fare qualche foto; il panorama è decisamente bello!
Superiamo due semicurve sinistra-destra. Proseguiamo quasi in piano seppur con lievi saliscendi, assecondando le anse della montagna.
Ignoriamo un tunnel che corre parallelo alla sinistra del sentiero. Attraversiamo un torrente.
Percorriamo un tratto protetto verso il lago con paletti di ferro che reggono tre funi di acciaio.
Passiamo sotto tre cavi della corrente. Alla sinistra c'è un muro di pietre.

Il Monte Disgrazia oltre la diga

Il Monte Disgrazia oltre la diga

Continuiamo tra gli alberi che nascondono la vista del lago.
Il muro alla sinistra è sormontato da pietre franate. Alla destra torniamo a vedere il lago. Sulla sponda opposta, in fondo alla Val Vedello si erge il Pizzo del Salto.
Alla sinistra abbiamo una parete rocciosa. Alla destra riprende la protezione con paletti di ferro e tre cavi. Superiamo due semicurve sinistra-destra.
All'interno della successiva semicurva verso sinistra c'è un traliccio. Proseguiamo in leggera salita.

Giunti in fondo al lago troviamo una biforcazione. I segnavia indicano: Case di Scais 1510 m; a sinistra con il sentiero 251: Baite Caronno a ore 0.20, Rifugio Mambretti a ore 1.20, Passo Scaletta a ore 3.20; a destra con il sentiero G.V.O.: Baita Cornascio a ore 0.15, Passo del Forcellino a ore 2.15, Baite Cigola a ore 3.15; dietro: Agneda a ore 0.30. Se andiamo a destra, poco dopo raggiungiamo una grande casa, ora privata, dove alloggiavano gli operai addetti alla costruzione della diga. Di fronte a questa casa, oltre la diga, si può vedere il Disgrazia.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Caronno
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Piateda
  • Altezza: m. 1480
  • Latitudine: 46°05'10"N
  • Longitudine: 9°55'36"E
  • Carta Kompass: 104 C2
  • Lunghezza: m. 600
  • Larghezza: m. 300
  • Tipo: artificiale
  • Tempo: ore 0.45
  • Dislivello: m. 282
  • Difficoltà: nessuna
Escursione effettuata nel mese di luglio 2020
tartaruga = escursione breve
Escursione
adatta a tutti
    

    
    

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