Lago Trona
    

TRONA

Il Lago di Trona è situato in una conca a nord del Pizzo Tre Signori (m. 2554) lungo il percorso da Pescegallo al Rifugio FALC (tel. 333 8496661) o al Rifugio Trona Soliva (tel. 340 3433090).
Era un lago naturale di origine glaciale poi la costruzione di una grande diga ne ha aumentano notevolmente la capienza.
Suo emissario è il Torrente Bitto di Gerola.

Come arrivare:
Lasciamo la statale 38 a Morbegno per prendere sulla destra (sud) la statale 405 della Val Gerola che, all'uscita dell'abitato, diventa la provinciale 7.
Percorriamo questa strada per circa 20 km, vale a dire fino Pescegallo (m. 1454) dove termina nell'ampio parcheggio di fronte alla seggiovia che sale al Rifugio Salmurano.

Sulla destra, in fondo al piazzale della funivia, partono in parallelo un sentiero quasi in piano ed una stradina in leggera discesa verso una malga. Un cartello indica il Rifugio Falc tel. 3317884452 a ore 2.45. Seguiamo il sentiero. Su di una pietra viene indicato il Percorso Vita.
Raggiungiamo una panca, una fontana con vasca e una palina con vari segnavia che indicano diritto con il sentiero 144: Sentiero dell'Homo Selvadego, Rifugio Begnini a ore 2.15, Rifugio Trona Soliva a ore 2.30; con il sentiero 148: Valle di Tronella, Lago di Trona a ore 1.40, Lago Rotondo a ore 3, e inoltre: Rifugio F.A.L.C. a ore 2.30, Pizzo dei Tre Signori (EE) a ore 3.45.
Su di una pietra nel sentiero sono sono stati dipinti un segnavia a bandierina, la scritta Trona ed una freccia bianca. Alla destra c'è la malga (vendita formaggio).
Il sentiero prosegue con lievi saliscendi tra il bosco e i pascoli. In alcuni punti camminiamo sopra delle radici affioranti dal terreno.
Percorriamo un tratto tra gli alberi.
Continuiamo con gli alberi solo alla sinistra. Entriamo nel bosco e cominciamo a salire, inizialmente con alcuni gradini (m. 1475).

Ad un bivio andiamo a sinistra oppure poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1490).
Dopo un tornante destrorso il sentiero si divide in due tracce parallele (m. 1500). Prendiamo quella a destra, marcata dai bolli, che sale a zig-zag in modo abbastanza ripido. Poco dopo comunque il sentiero si ricompone.
Saliamo ripidamente e aggiriamo tre alberi (m. 1515).
La pendenza diminuisce un poco (m. 1520). Di tanto in tanto vediamo un segnavia a bandierina.
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia mentre attraversiamo una zona dove gli alberi sono stati tagliati (m. 1535).

In leggera salita rientriamo nel bosco e passiamo accanto ad un cartellone che parla del "Bosco di Conifere" (m. 1545).
Riprendiamo a salire.
Dopo un passaggio allo scoperto, superiamo una curva verso destra e torniamo tra gli alberi (m. 1560).
Quando ne usciamo, sulla sinistra un po' in alto, vediamo una fontana con vasca, l'acqua della quale continua la sua corsa bagnando il sentiero (m. 1570).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido.

Poco dopo raggiungiamo la Baita Dossetto ed un bivio (m. 1580). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 144: Sentiero dell'Homo Selvadego, Rifugio Benigni e ore 1.50; diritto con il sentiero 148: Valle Tronella, Lago di Trona a ore 1.10, Rifugio Trona Soliva a ore 2, Lago Rotondo a ore 2.40. Sulle pareti della vecchia baita una scritta segnala il Rifugio Trona. Continuiamo diritto.

Percorriamo un tratto quasi in piano attorniati dai prati. In basso a destra vediamo un rudere.
Poi riprendiamo a salire e rientriamo nel bosco.
In leggera salita, camminiamo sopra delle rocce lisce.
Percorriamo un tornante sinistrorso ignorando un sentiero che prosegue diritto in discesa.
Proseguiamo in salita e superiamo un tornante destrorso camminando sopra delle rocce lisce (m. 1595).
Continuiamo con un tratto di sentiero quasi in piano seguito da un altro tratto su fondo roccioso in leggera salita.
Quasi in piano attraversiamo una piccola radura.
Proseguiamo alternando tratti in piano ad altri in leggera salita. Davanti cominciamo a vedere le montagne.

Attraversiamo un piccolo torrente agevolati della presenza di alcune pietre affioranti.
Percorriamo un tratto in leggera discesa ed uno quasi in piano. Scavalchiamo un rivolo che arriva dalla sinistra scivolando sopra una pietra liscia. Attorno ci sono pochi alberi e vari cespugli di rododendro.
Superiamo un rivolo e giriamo a destra.

Scendiamo verso un torrente e lo attraversiamo approfittando della presenza di alcune pietre che affiorano dall'acqua (m. 1600).
Proseguiamo in leggera salita, tra prati e pochi alberi, seguendo la sponda di sinistra di un affluente del torrente.
Presso un ampio tornante sinistrorso, una scritta su di una pietra indica il Rifugio Trona.
Torniamo a salire mentre il torrente compie un piccolo salto. Poco dopo, in piano, lo attraversiamo (m. 1620).
Su fondo roccioso superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Quasi in piano giriamo a sinistra.
In salita percorriamo un tornante destrorso e continuiamo quasi in piano.
Superiamo un rivolo che attraversa il sentiero scorrendo sotto ad una pietra (m. 1630).

Dopo un tornante sinistrorso continuiamo in modo abbastanza ripido tra prati e pochi alberi.
Superiamo una semicurva verso destra.
Passiamo accanto ad un masso sul quale sono state collocate delle pietre per formare un ometto e subito percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1645).
Una scritta su di una pietra segnala il Rifugio Trona (m. 1665).

Dopo una curva a sinistra, con poca pendenza passiamo tra dei barech (recinti per gli animali costruiti con muretti a secco) e i ruderi di alcuni baitelli.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1680) e riprendiamo a salire ripidamente, tra rododendri e radi larici, con alcune serpentine: sx-dx-sx-dx.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1705), uno destrorso (m. 1710) ed un altro sinistrorso (m. 1720).

Troviamo delle scritte su una pietra che indicano davanti i Laghi di Trona, Zancone e Inferno, il Rifugio FALC e il Pizzo dei Tre Signori (m. 1730).
Con minore pendenza raggiungiamo un tornante destrorso oltre il quale torniamo a salire ripidamente.
Dopo un tornante sinistrorso (m. 1775) continuiamo con una serpentina destra-sinistra. Superiamo un tornante destrorso (m. 1780).
La pendenza aumenta.
Arrivati davanti ad una piccola colata di pietrisco, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1795).
Camminiamo sopra alcune radici affioranti (m. 1805).

Raggiungiamo un bivio (m. 1815). Qui troviamo un gruppo di alberi e alcuni segnavia che indicano diritto in discesa: Lago di Pescegallo a ore 1.10, Passo di Verrobbio a ore 1.50, Rifugio Salmurano a ore 0.50, Passo San Marco a ore 3; a destra con un tornante: Lago di Trona a ore 0.30, Rifugio Trona Soliva a ore 1, Laveggiolo a ore 2.40, Lago Zancone a ore 0.50, Lago Rotondo a ore 1.50, Rifugio FALC a ore 1.45, Pizzo dei Tre Signori (EE) a ore 3. Andiamo a destra. Subito dopo su di una pietra troviamo le stesse indicazioni.

Continuiamo a salire ripidamente e arriviamo ad un altro bivio (m. 1845). Qui vengono indicati a sinistra Mezzaluna e diritto il Rifugio Trona. Proseguiamo diritto, quasi in piano, a mezza costa, tra radi larici, ginepri, mirtilli e rododendri.
Raggiungiamo i pascoli del Pich. Vediamo dei barech, un baitello in alto a sinistra e due vasche in cemento. Davanti, allineate come su di una cartolina, ci sono le cime della Val Masino e dalla Val Malenco.
In leggera discesa superiamo due curve sinistra-destra.
Percorriamo un tratto quasi in piano ed uno con poca pendenza.

Quasi in piano raggiungiamo un baitello, una pozza e alcuni segnavia che indicano a destra con il sentiero 142: Fenile a ore 1; con un'ampia curva verso sinistra: Lago di Trona a ore 0.20, Rifugio FALC a ore 1.30, Rifugio Casera di Trona a ore 1. Su una pietra ci sono altre indicazioni. Giriamo a sinistra ed entriamo nella Valle della Pietra (m. 1840).
Troviamo una palina senza segnavia.
Percorriamo ora un lungo tratto quasi in piano tra i larici, sul fianco nord-occidentale del Pizzo del Mezzodì, inizialmente con delle protezioni alla destra realizzate con dei tronchi. Alla destra, oltre la vallata, distinguiamo il Rifugio Trona Soliva e la Bocchetta di Trona.

Una scritta su di una pietra segnala Trona ad un'ora di cammino (m. 1850).
Percorriamo un tratto tra gli alberi ed un altro tratto con il sentiero attorniato da colate di pietre.
Proseguiamo con poca pendenza.
Superiamo una semicurva verso destra e riprendiamo a salire camminando su di un fondo di pietre.
Continuiamo in leggera salita attorniati da alcuni massi (m. 1870).
Dopo un tratto in salita proseguiamo quasi in piano (m. 1900).

Iniziamo a scendere verso il Lago di Trona e subito arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano
- a sinistra con il sentiero 140: Lago Zancone a ore 0.20, Lago Rotondo a ore 1.20, Rifugio FALC a ore 3;
- diritto con la GVO: Laveggiolo a ore 2.10, Alpe Combana a ore 4.20, Alpe Culino a ore 5.10, Rifugio FALC a ore 1.15, Pizzo dei Tre Signori (EE) a ore 2.30;
- dietro con la GVO: Valle Tronella a ore 0.30, Sent. 148 per Pescegallo a ore 0.30, Passo San Marco a ore 3.20.
Proseguiamo diritto in discesa.
In basso a destra cominciamo a vedere il Lago di Trona. Su una grossa pietra leggiamo l'indicazione per il Rifugio Trona.
Alterniamo tratti in piano ad altri in lieve discesa. In lontananza vediamo un torrente che si getta nel lago, vicino alla diga, formando una cascata.
Dopo una curva a destra troviamo un'altra scritta che segnala il Rifugio Trona.

Raggiungiamo la diga e la casa dei guardiani (m. 1815). Un cartello indica la prosecuzione verso i Rifugi FALC e Trona.
Girando a destra scendiamo alcuni gradini. Poi tramite una scaletta verde con cinque gradini scavalchiamo un muretto. Ci troviamo così sulla diga del Lago di Trona (m. 1808). La diga, costruita nel 1942, è lunga 182 metri e alta 53.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Gerola
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Gerola
  • Altezza: m. 1805
  • Latitudine: 46°01'44"N
  • Longitudine: 9°32'22"E
  • Carta Kompass: 105 C4
  • Lunghezza: m. 550
  • Larghezza: m. 300
  • Tipo: semiartificiale
  • Tempo: 2 ore
  • Dislivello: m. +456-105
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di luglio 2018
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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