Laghetto Zana
    

ZANA

Il Lago di Zana è situato sulle alture a sud del Rifugio Bosio (tel. 0342 451655).
Adagiato in una conca circondata da rocce, il lago non è visibile da lontano.
Attorno alle sue sponde crescono cespugli di rododendri bianchi, una specie rara e protetta.

Come arrivare:
Con la provinciale 15 della Valmalenco saliamo da Sondrio a Chiesa.
Prendiamo poi la strada per Primolo (Via Rusca, Via Funivia, Via Sigismund, Via V° Alpini, a destra in Via Vanoni).
Ad un tornante, 300 metri dopo la cascata (cartello Dosselli), ignoriamo il sentiero 315 (segnavia: Lago di Chiesa a ore 1.20; Bosio a ore 3.20).
Continuiamo fino all'inizio di Primolo dove sulla sinistra c'è una bacheca con cartina della Val Malenco. Qui parte il sentiero 316 che dovremo percorrere.
Un centinaio di metri più avanti sulla sinistra c'è un piccolo parcheggio con sette posti auto (m. 1280).
Vari segnavia indicano
con il sentiero 316: Alpe Pirlo a ore 1.10, Alpe Lago a ore 2.10, Rifugio Bosio a ore 4;
con il sentiero 316/318: Alpe Pradaccio a ore 1.20, Lagazzuolo a ore 4.20, S. Giuseppe a ore 5.20;
con il sentiero 316/301: Laghi Sassersa a ore 3.10, Passo Ventina a ore 4.10, Chiareggio a ore 6.30.

Lasciamo una stradina sterrata che prosegue diritto e con alcuni gradini saliamo verso destra ed entriamo nel bosco.
Percorriamo un tratto con poca pendenza, un paio di tornanti ed una breve salita (m. 1320).
Il sentiero si divide in due tracce che poi tornano ad unirsi. Camminiamo tra larici ben allineati e poi saliamo con delle serpentine.
Il percorso per un po' diventa più largo (m. 1385). Ignoriamo due sentieri che si staccano alla destra e continuiamo diritto quasi in piano.
In lieve discesa arriviamo al guado di un torrente che superiamo camminando sulle pietre che affiorano dall'acqua (m. 1395).
Proseguiamo alternando leggera salita e piano. Alla sinistra tra gli alberi riusciamo a vedere il Pizzo Scalino.
Dopo una breve ma ripida salita, continuiamo con minore pendenza.
Riprendiamo poi a salire abbastanza ripidamente, inizialmente con alcuni gradini di legno (m. 1460). Alla sinistra torniamo a vedere lo Scalino.
La pendenza aumenta e saliamo in modo assai ripido con alcuni zig-zag (m. 1485).
Saliamo altri gradini e troviamo una roccetta obliqua alla destra.

Poi arriviamo ad un bivio (m. 1495) dove i segnavia indicano diritto: (sentiero 316), Alpe Pirlo a ore 0.15, Alpe Lago a ore 1.15, Rifugio Bosio a ore 3, Sentiero della Pietra Ollare; a destra: (sentiero 318), Alpe Prato a ore 0.15, Alpe Pradaccio a ore 0.30, Lagazzuolo a ore 3.30; a destra (sentiero 301): Laghetti Sassersa a ore 2.20, Passo Ventina a ore 3.20; dietro (sentiero 316): Primolo a ore 0.25, Chiesa a ore 1.
Proseguiamo diritto quasi in piano. Alla sinistra, non lontano, vediamo una cascata.
Superiamo una breve colata di pietre e scavalchiamo un rivolo.
Ignoriamo poi il sentiero 316/1 che scende a sinistra. I segnavia indicano in quella direzione: Primolo a ore 0.40 e Chiesa a ore 1.
Poco dopo superiamo un torrente con un corto ponticello di legno che ha il corrimano solo alla sinistra (m. 1500).
Ora saliamo con gradini di legno e di pietra. Poi percorriamo un tratto con minore pendenza e riprendiamo a salire. Alla sinistra un torrente compie diversi salti.

Dopo alcune serpentine arriviamo ad un bivio (m. 1530). I segnavia indicano diritto: (sentiero 316) Torni della Pietra Ollare, Ui (Ove) Cave Pietra Ollare a ore 0.15, Lago di Chiesa a ore 1; a destra: (sentiero 316/1) Alpe Pirlo a ore 0.10, Alpe Giumellini a ore 0.50; dietro: Primolo a ore 0.40, Chiesa a ore 1.10.
Andiamo diritto e con una passerella in legno attraversiamo l'impetuoso torrente che qui forma un bel salto. Sulla passerella una scritta indica il Rifugio Bosio.
Poco dopo raggiungiamo un baitello in pietra ed un altro bivio. I segnavia indicano diritto: Ui (Ove) Cave di Pietra Ollare a ore 0.15, Lago di Chiesa a ore 1, Rifugio Bosio a ore 2.50; a destra il Sentiero della Pietra Ollare, Alpe Pirlo a ore 0.10.
Con una passerella di tronchi attraversiamo il torrente.
Torniamo a salire circondati da mughi (m. 1555). Un segnavia indica: Crun belvedere a ore 0.05, Cave Pietra Ollare a ore 0.15.
Poco dopo arriviamo ad un bivio. Lasciamo a sinistra il sentiero per Crun e proseguiamo diritto, quasi in piano, a mezza costa.
Superiamo una colata di pietre e ignoriamo un sentiero che sale da sinistra.
Continuiamo in salita. Passiamo tra un edificio di servizio per una teleferica ed un'altra costruzione in mattoni (m. 1580).
Poi saliamo in modo abbastanza ripido, alla destra dei cavi dell'impianto, verso una casa. Una freccia dipinta su una roccia indica il Rifugio Bosio.
Alla sinistra c'è un tunnel nella roccia. Ignoriamo una deviazione verso destra e raggiungiamo la casa. Un cartello informa che siamo arrivati alla Cava di Pietra Ollare. Alla sinistra c'è una fontana senza acqua.

Subito dopo troviamo un bivio e una palina con varie indicazioni: Ui (Ove) Cave Pietra Ollare m. 1610; a sinistra: (sentiero 316) Lago di Chiesa a ore 0.45, Rifugio Bosio a ore 2.40; a destra: (sentiero 316/1) Sentiero della Pietra Ollare, Pirlo a ore 0.10; dietro: Torni della Pietra Ollare a ore 0.10, Primolo a ore 0.50, Chiesa a ore 1.20. Più in alto a destra ci sono altre baite.
Rientriamo tra gli alberi e dopo un tratto quasi in piano riprendiamo a salire.
Lasciamo a destra un sentiero e continuiamo diritto seguendo una freccia bianca che segnala il Rifugio Bosio nella nostra direzione di marcia.
In piano attraversiamo una colata di pietrisco. Un cartello su un albero indica il Sentiero Italia.
Proseguiamo quasi in piano tra i larici. Su una grande pietra vediamo la scritta Bosio.

Arriviamo ad un altro bivio. I segnavia indicano diritto: (sentiero 316) Pirlo a ore 0.20, Giumellini a ore 0.30, Lago di Chiesa a ore 0.40; a sinistra: (sentiero 315/1) Chiesa a ore 0.50; dietro: Primolo a ore 0.50. Una scritta su un masso indica il Rifugio Bosio davanti a noi.
Percorriamo un tratto quasi pianeggiante con un rivolo alla sinistra poi riprendiamo a salire.
Una freccia indica Primolo nella direzione dalla quale proveniamo (m. 1640).
Raggiungiamo un bivio (m. 1650). I segnavia indicano a sinistra: (sentiero 316) Lago di Chiesa a ore 0.30, Alpe Serra a ore 2, Rifugio Bosio a ore 2.30; diritto: (sentiero 315/1) Giumellini a ore 0.25, Alpe Mastabbia a ore 1.30, Rifugio Bosio a ore 2.30; dietro Primolo a ore 1. Possiamo pertanto proseguire sia da una parte che dall'altra. Scegliamo la prima soluzione.

Attraversiamo un piccolo torrente camminando sulle pietre che affiorano.
Proseguiamo in leggera salita e poi quasi in piano. Su una pietra vediamo una indicazione per il rifugio (m. 1665).
Camminando su pietre smosse, in leggera discesa, attraversiamo una vecchia e grande colata di pietre.
Sulla destra, vediamo un grande masso. Un torrente passa sotto le pietre (m. 1650).
Continuiamo quasi in piano attraversando altri due piccoli corsi d'acqua appoggiando gli scarponi su delle pietre affioranti.
Arriviamo ad un altro bivio. I segnavia indicano diritto: (sentiero 316) Lago di Chiesa a ore 0.15, Rifugio Bosio a ore 2.20; a destra: Giumellini a ore 0.10; a sinistra: Chiesa a ore 1.10; dietro: Primolo a ore 1.10.
Raggiungiamo il torrente, lo affianchiamo e poi lo superiamo con due passerelle realizzate con dei tronchi.
Continuiamo quasi in piano. Su un masso vediamo una scritta con le due direzioni: Bosio e Primolo (m. 1640).

A questo punto ci immettiamo su una stradina sterrata e dobbiamo andare a sinistra in leggerissima discesa (nessuna indicazione).
Dopo circa duecento metri ritroviamo il sentiero che sale verso destra.
Troviamo poi una roccia sporgente sulla destra mentre sull'altro lato, l'assenza di alberi, regala una bella veduta sul gruppo dello Scalino.
Dopo un tratto in piano, in discesa arriviamo ad un bivio dove, seguendo i bolli, andiamo a destra (m. 1620).
Alla fine del bosco e della discesa raggiungiamo l'Alpe Lago di Chiesa (m. 1612). Vi troviamo diverse baite in ottime condizioni, una chiesetta, un grande prato fiorito, animali al pascolo, un ruscello e alcune fontane. Non c'è però il lago ormai prosciugato da tempo.

Senza addentrarci nei prati, aggiriamo l'alpeggio, quasi in piano, verso destra. I segnavia indicano infatti a destra: Alpe Serra a ore 1.30, Alpe Airale a ore 1.50, Rifugio Bosio a ore 2; dietro: Primolo a ore 1.20.
Lasciamo a destra una baita un po' isolata. Ad un bivio andiamo a sinistra seguendo i segnavia che riportano le stesse indicazioni trovate poco prima.
Poi riprendiamo a salire. Alla sinistra scorre il torrente che più avanti attraversiamo con un ponticello di legno (m. 1640).
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire verso una casa, poi pieghiamo a sinistra, seguendo i bolli e la scritta Bosio su un masso (m. 1665).
Continuiamo quasi in piano verso sinistra. Alla destra, sotto un albero, c'è una rudimentale panca realizzata con mezzo tronco.
Il sentiero diventa largo e ripido. Saliamo attorniati da cespugli di rododendro. Gli alberi sono ai lati ma non troppo vicini.
Un sentiero arriva dalla destra. Attraversiamo un prato e raggiungiamo un tavolone in legno con panche e una fontana con vasca (m. 1730).
Percorriamo un tratto con poca pendenza. Dopo una curva a sinistra, riprendiamo a salire. Poi la pendenza aumenta ancora.
Pochi passi in leggera salita e torniamo a salire. Superiamo due tornanti e una curva verso destra.
In uno slargo troviamo un bivio (m. 1825). I segnavia indicano a sinistra: (sentiero 316) Alpe Serra a ore 0.40, Alpe Airale a ore 1.10, Rifugio Bosio a ore 1.20; a destra: Alpe Mastabbia a ore 0.40; dietro: Primolo a ore 1.50.

Continuiamo in salita e poi con alcuni saliscendi: tre tratti in discesa alternati ad altri in piano e salita.
Poi in salita arriviamo ad un bivio (m. 1860). I segnavia indicano diritto: (sentiero 316) Alpe Serra a ore 0.30, Alpe Airale a ore 1, Rifugio Bosio a ore 1.10; a sinistra: Alpe Acquabianca a ore 0.25, Son a ore 1, Torre di S. Maria a ore 2; dietro: Primolo a ore 2.
Continuiamo con poca pendenza superando un fitto bosco. Poi alterniamo alcuni tratti con maggiore o minore pendenza.
Sulla destra troviamo una rudimentale panca realizzata con mezzo tronco (m. 1920).
Ancora in salita e poi continuiamo con poca pendenza lasciando a destra il casello di un acquedotto (m. 1945).
Percorriamo un altro tratto in salita al termine del quale troviamo una croce di legno a sinistra ed un'altra rudimentale panchina a destra (m. 1965).
Proseguiamo in leggera discesa e poi in piano. Sentiamo il fragore di una cascata che più avanti, in un punto senza alberi, vediamo giù in basso alla sinistra.

Poco prima dell'Alpe Serra troviamo un bivio (m. 1955). I segnavia indicano diritto: Alpe Serra, Alpe Palù a ore 0.25, Piasci a ore 1.30; a destra: Alpe Airale a ore 0.25, Rifugio Bosio a ore 0.30; dietro Primolo a ore 2.20.
Prendiamo il sentiero sulla destra in leggera salita.
Poi saliamo ripidamente con delle pietre che fanno da gradino. Un rivolo scorre alla nostra destra. Attorno ci sono diversi cespugli di rododendro.
La pendenza diminuisce e ci immettiamo su un più ampio sentiero che arriva da sinistra nel punto in cui questo compie un tornante sinistrorso (m. 2005). Proseguiamo pertanto nella stessa direzione di marcia.
Troviamo un cartello giallo che indica l'Alpe Lago dietro di noi (m. 2020).
Continuiamo in leggera salita. Davanti vediamo i Corni Bruciati.
Poi, quasi in piano, passiamo alla sinistra e a valle delle baite dell'Alpe Airale (m. 2060).
Torniamo a salire. In alto a destra vediamo una croce di legno.
Quasi in piano arriviamo ad un bivio (m. 2075). Con pochi passi ci abbassiamo per superare il torrente e risaliamo. I segnavia indicano a sinistra: Rifugio Bosio a ore 0.10, Passo Caldenno, Sasso Bianco, Passo Cornarossa, Rifugio Desio a ore 2.50; a destra: Alpe Airale, Alpe Mastabbia a ore 0.40, Giumellini a ore 1.30.

Proseguiamo in piano verso i Corni Bruciati seguendo il torrente che scorre alla sinistra più in basso. Tra gli alberi, cominciamo a vedere il Rifugio Bosio.
Raggiungiamo un altro bivio dove i segnavia indicano a sinistra: (sentiero 301-305): Rifugio Bosio, Piasci a ore 1.20, Passo Caldenno, Sasso Bianco; diritto: (sentiero 316) Lago di Cassandra a ore 1.20, Passo di Cornarossa-Rifugio Desio a ore 2.40.
Con un ponticello di legno attraversiamo il torrente che qui scorre tra grandi massi e, volgendo le spalle ai Corni di Airale, attraversiamo un prato e risaliamo il piccolo dosso su cui sorge il Rifugio Bosio (m. 2086).

Un segnavia indica il Lago Zana a un'ora di cammino.
Prendiamo il sentiero che parte alla destra del rifugio, in leggera discesa.
Su una pietra vediamo l'indicazione a sinistra per il Passo Caldenno. Proseguiamo in leggera salita.
Quasi in piano percorriamo una valletta. Ignoriamo un sentiero a sinistra e continuiamo su dei lastroni verso un torrente che genera una piccola cascata.
Poi, in leggera salita, raggiungiamo una passerella di tronchi con la quale attraversiamo il torrente verso sinistra.
Sulla destra c'è un prato nel quale il torrente si adagia con vari meandri.
Proseguiamo in salita tra rododendri e larici e raggiungiamo un bivio (m. 2115) dove un cartello indica verso destra il Passo Caldenno e il Lago Zana.

Dopo una curva a sinistra percorriamo un breve ripido tratto, poi la pendenza diminuisce un poco e ci immettiamo su un altro sentiero che arriva da sinistra (m. 2170).
Proseguiamo in leggera salita verso i Corni Bruciati, mentre alla destra, sopra i Corni di Airale, spunta il Disgrazia.
Il sentiero si divide e andiamo a destra seguendo i segnavia. In alto a sinistra vediamo una stalla. Su una pietra una scritta indica il Passo Caldenno.

Raggiungiamo il Piano della Pecora (m. 2185). I segnavia indicano a sinistra: Lago Zana a ore 0.30, Alpe Zana a ore 1; dietro: Rifugio Bosio a ore 0.20, Alpe Airale, Lago di Chiesa a ore 1.40.
Lasciamo pertanto il sentiero principale che prosegue verso il Passo Caldenno e seguendo dei triangoli rossi andiamo a sinistra.
Scavalchiamo un rivolo e vediamo un segnavia a bandierina rosso bianco rosso.
In salita raggiungiamo la stalla, un lungo edificio che costeggiamo sulla destra (m. 2200).

Proseguiamo in salita tra parecchi cespugli di rododendro e qualche albero.
Dopo due passi in piano, saliamo in modo abbastanza ripido.
Raggiungiamo un piccolo ometto di pietre e proseguiamo verso sinistra (m. 2230).
Percorriamo ancora pochi passi in piano e poi saliamo ripidamente verso un costone; raggiuntolo (m. 2240), proseguiamo diritto scendendo in un valloncello.
Ripidamente risaliamo l'altro versante e poi continuiamo quasi in piano tra i rododendri (m. 2245).
Torniamo a salire. Poi quasi in piano superiamo un rivolo.
Raggiungiamo un altro ometto (m. 2255). In leggera discesa su tracce di sentiero superiamo un rivolo. In basso a sinistra vediamo il Rifugio Bosio.

Torniamo a salire verso destra seguendo una freccia rossa.
Poi in leggera salita, troviamo un altro rivolo che allaga il percorso.
In piano superiamo una zona acquitrinosa, poi continuiamo in salita sempre con il fondo bagnato.
Raggiungiamo un altro piccolo ometto (m. 2260) poi attraversiamo un canalino asciutto e scendiamo verso un altro acquitrino.
Proseguiamo in leggera salita, seguendo una freccia rossa, verso una selletta dove è presente un ometto. Poi in salita, scavalcato un rivolo, lo raggiungiamo (m. 2265).
In piano attraversiamo un ruscello con un piccolo guado e proseguiamo verso la testata di una valletta.

Guadiamo un torrente, verso sinistra, appoggiando gli scarponi sulle pietre che affiorano.
Poi, alla sua sinistra, riprendiamo a salire. Ora pieghiamo a sinistra e saliamo ripidamente.
Giunti in cima (m. 2305), scendiamo in un valloncello e risaliamo la sponda opposta verso un altro ometto.
Raggiuntolo, vediamo il lago davanti a noi e in leggera discesa scendiamo verso le sue sponde.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Val Malenco
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Torre S. Maria
  • Altezza: m. 2280
  • Latitudine: 46°13'42"N
  • Longitudine: 9°46'47"E
  • Carta Kompass: 93 A6
  • Lunghezza: m. 100
  • Larghezza: m. 70
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 5 ore
  • Dislivello: m. +1100 -100
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di giugno 2010
aquila = escursione molto lunga
Escursione
lunga e faticosa
    

    
    

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