Lago della Blesaccia (o Salin)
    

BLESACCIA

Il Lago della Blesaccia (o Salin) è situato nell'insellatura tra il Rifugio-Ristoro Carosello 3000 con l'annessa stazione della cabinovia e la stazione di arrivo della cabinovia Federia entrambi a quota m. 2750.
E' pertanto facilmente raggiungibile in una diecina di minuti con le due sterrate che scendono da queste strutture.
Quella qui di seguito descritta però è una lunga camminata che parte da Livigno (m. 1880) e passa per i bivacchi Baitèl da Plasgianét (m. 2170), Baitèl dal Cantón (m. 2250) e Involt da li Rèśa (m. 2830).

Come arrivare:
Dal centro di Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola percorrendo Via Florin e Via Palipert.
Alla destra troviamo tre campeggi (Acqua Fresca, Palipert, Stella Alpina). Lasciamo poi la macchina nel parcheggio P14, anch'esso sul lato destro della strada. Qui troviamo un pannello esplicativo con una cartina della zona ed una fontana l'acqua della quale cade in un tronco scavato (m. 1880).

Poco dietro, tra i prati, passa il sentiero 190. I segnavia indicano a sinistra in direzione Forcola: Tröi da li Téa, Cheséira dal Campác a ore 1.10, Cheséira dal Vach a ore 1.50; a destra in direzione Livigno: Tröi da li Téa, Ristoro Téa da Bórch a ore 0.45, Pónt da la Calchéira a ore 2.05. C'è anche un cartello che segnala a destra il Ristoro Cip e Ciop a 40-50 minuti. Ci incamminiamo verso destra in salita.
Vediamo un bollo bianco e rosso su di una pietra alla sinistra del sentiero.
Proseguiamo con poca pendenza e percorriamo due curve sinistra-destra.
Vediamo un altro bollo bianco e rosso su di una pietra.

Quasi in piano entriamo in un bosco di larici (m. 1890).
Un rivolo attraversa il sentiero scorrendo in una canalina di legno.
Poco dopo superiamo un altro rivolo. In questo punto alla sinistra c'è il bosco mentre alla destra c'è un prato e più in basso vediamo un campeggio.
Continuiamo con poca pendenza tra i larici.
Alterniamo due brevi tratti in leggera discesa ad altrettanti in leggera salita. Superiamo delle semicurve (m. 1920).
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso sul tronco di un albero alla destra.
Proseguiamo con alcuni brevi saliscendi.
Usciamo dal bosco. Vediamo un bollo su di una pietra e percorriamo una curva a sinistra (m. 1935).

In leggera salita, superiamo una curva a destra e raggiungiamo un ponticello con le sponde, interamente in legno, con il quale attraversiamo il Torrente Rin de la Roina.
Subito dopo incrociamo un sentiero. I segnavia indicano
- diritto con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Ristoro Téa da Bórch a ore 0.25, Pónt da la Calchéira a ore 1.50;
- dietro con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Pónt Lónch a ore 0.15, Parcheggio P14 a ore 0.15;
- a sinistra con il sentiero 157: Baitèl da Plasgianét a ore 0.45, Baitèl dal Cantón a ore 1.10, Mónt da li Rèśa a ore 2.50;
- il sentiero alla destra (non segnalato), costeggiando il torrente riconduce sulla Via Palipert alcune diecine di metri prima dell'Hotel Sport.
Andiamo a sinistra.

Quasi in piano percorriamo un ampio tornante sinistrorso tornando nel bosco.
Il sentiero si divide solo per aggirare un alberello e subito si ricompone (m. 1945).
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita percorriamo una curva a destra.
Continuiamo in modo abbastanza ripido; il sentiero si scompone in alcune tracce che salgono a zig-zag ma nel complesso mantiene la stessa direzione.
Poi le varie tracce si riuniscono. Proseguiamo in leggera salita e superiamo un tornante sinistrorso (m. 1985).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso camminando tra radi alberi.

Torniamo tra i larici e riprendiamo a salire (m. 2000).
Un rivolo attraversa il sentiero.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 2010).
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita.

Alla sinistra troviamo una fontana. L'acqua tramite una cannella esce da un tronco, cade in un altro tronco scavato e prosegue attraversando il sentiero. Accanto ci sono due rudimentali panche di legno.
Percorriamo un lungo tratto in salita.
Superata una curva a sinistra, il sentiero si divide e si ricompone una ventina di metri più avanti nel punto in cui un rivolo lo attraversa (m. 2045).

Il sentiero nuovamente si divide e prosegue verso sinistra in modo abbastanza ripido attraversando un prato e verso destra in leggera salita tra i larici. Andiamo a destra.
In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso. Poco dopo i due sentieri si riuniscono (m. 2070).

Dopo un tratto allo scoperto torniamo a camminare tra i larici (m. 2080).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio, tagliabile con un sentierino.
Proseguiamo con serpentine appena accennate.

Un sentiero si stacca alla destra ma rientra una diecina di metri più avanti (m. 2105).
Dopo un tratto quasi in piano torniamo a salire in un rado bosco camminando in un largo corridoio tra gli alberi.
Il sentiero si divide e subito si ricompone (m. 2125).
Proseguiamo con poca pendenza tra alberelli e cespugli di ginepro (m. 2135).
Riprendiamo a salire.
Il sentiero nuovamente si divide e si ricompone.

Usciamo dal bosco e davanti cominciamo a vedere una croce e la bandiera del Baitel da Plasgianet.
Ad un bivio proseguiamo diritto ignorando un sentiero che si stacca con un tornante destrorso (m. 2150).
Un sentiero esce alla destra. Poco dopo un altro sentiero si immette.

Baitèl da Plasgianét

Baitèl da Plasgianét

Alla destra troviamo una croce con tettuccio ed una targa sulla quale leggiamo: "Plascianet al Caciastria". I segnavia indicano davanti con il sentiero 157B: Baitèl dal Cantón a ore 0.25, Mónt da li Rèsa; dietro verso sinistra con il sentiero 157A: Planégl Bas a ore 0.30, Tröi da li Téa a ore 0.30, Livigno; dietro verso destra con il sentiero 158: Plan di Cörf a ore 0.20, Tröi da li Téa a ore 0.40, Livigno.

Subito dopo alla destra c'è il Baitel da Plasgianet sulla porta del quale vediamo una targa raffigurante una befana in volo con la scopa e la scritta: "Contrada da Florin - Baitel da Plascianet" (m. 2170).
Il baitello è una costruzione con la base in pietra e tutto il resto in legno. Contiene un tavolo con due cassapanche, una stufa economica, un lavandino, due mobiletti pensili, alcune pentole e stoviglie. Una scala a pioli conduce nel sottotetto dove ci sono quattro materassi. Illuminazione da pannello solare. All'esterno ci sono tre tavoli con relative panche, una fontana ed una postazione per barbecue.

Proseguiamo in leggera salita. Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso. Attorno al sentiero ci sono dei prati.
Dell'acqua esce da un tubo alla destra e attraversa il sentiero.
Continuiamo quasi in piano tra cembri e larici (m. 2175).
In leggera discesa raggiungiamo un rivolo oltre il quale proseguiamo in leggera salita con delle serpentine appena accennate.
Superiamo un tratto rinforzato a valle.
Continuiamo in lievissima discesa. Troviamo dei cespugli di ginepro (m. 2185).
Dopo un tratto in salita proseguiamo quasi in piano.
Torniamo a salire. Un rivolo bagna il sentiero.
Superiamo una canalina di legno (m. 2210).

Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è una valletta in fondo alla quale scorre il Rin de la Roina (m. 2230).
Saliamo un gradino di legno.
Superiamo un breve tratto in discesa, seguito da uno quasi in piano con una curva a sinistra.
Percorriamo un tratto in leggera discesa, uno in leggera salita ed uno in discesa.
Quasi in piano attraversiamo un ruscelletto.
Proseguiamo in leggera discesa. Un rivolo attraversa il sentiero (m. 2220).

In leggera salita raggiungiamo il Rin de la Roina e lo attraversiamo con un tornante sinistrorso camminando su delle assi di legno (m. 2225).
Proseguiamo retrocedendo sull'altro lato della valletta, dapprima in salita poi con minore pendenza.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa seguito da un altro in leggera salita. In basso a sinistra vediamo Livigno.
Torniamo a salire e vediamo un bollo su di una pietra (m. 2240).
In leggera salita percorriamo una curva a destra tra rododendri, ginepri e mughi. Proseguiamo tra cembri e radi larici.
Il sentiero si divide solo per aggirare un albero da entrambi i lati. In basso a sinistra vediamo il Baitel da Plasgianet e, più lontano, Livigno e parte del lago (m. 2250).
Dopo una semicurva a destra, davanti cominciamo a vedere il Baitel dal Canton.

Baitèl dal Cantón

Baitèl dal Cantón

Proseguiamo con un tratto quasi in piano, uno in leggera discesa, uno in leggera salita e lo raggiungiamo (m. 2250).
Il baitello e una costruzione, in pietra all'esterno e in muratura e legno all'interno, che dispone di: tavolo con panche/cassapanca, stufa economica, armadietto, scaffale con alcune pentole e stoviglie e spazio per quattro persone su tavolati sospesi (con solo 2 materassi e una coperta complessivamente). Acqua dalla fontana all'esterno dove ci sono anche un tavolo con panche ed una postazione per barbecue. Illuminazione da pannello solare.

Riprendiamo a salire con un sentierino tra l'erba, passando accanto ad una palina con dei segnavia che indicano a destra con il sentiero 157C: Mònt da li Rèśa a ore 1.40, Rifugio Carosello 3000 a ore 2.30; dietro con il sentiero 157B: Baitèl da Plaśgianét a ore 0.20, Plaŋ di Cörf a ore 0.40, Tröi da li Téa a ore 0.50. Alla destra vediamo una croce; dietro il panorama ci mostra Livigno e il suo lago.
Troviamo ancora qualche rado alberello.

Dopo un po' il sentiero si divide in due (m. 2300). Teniamo la sinistra, percorriamo un tornante destrorso e al successivo tornante sinistrorso ritroviamo l'altro sentiero che rientra dalla destra (m. 2315).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra, sul versante opposto, vediamo un altro sentiero che sale.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2330).
Proseguiamo tra due pendii coperti da cespugli di mirtilli. All'inizio dell'autunno le loro foglie sono già rosseggianti.

Il sentiero che avevamo precedentemente notato, ora si innesta dalla sinistra (m. 2350). Un cartello di legno indica davanti la Madonna del Soccorso e dietro il Baitel dal Canton.
Subito troviamo una presa d'acqua e un rivolo che attraversa il sentiero. Ormai non ci sono più alberi ma solo qualche arbusto e ciuffi d'erba secca.
In salita percorriamo alcuni tornanti: dx (m. 2355), sx (m. 2360), dx (m. 2370), sx (m. 2375).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2395).

Alla destra troviamo un masso con un segnavia a bandierina (m. 2415).
Percorriamo un tratto camminando tra le pietre e riprendiamo il sentiero.
Continuiamo con poca pendenza (m. 2430).
Dopo un breve tratto quasi in piano torniamo a salire. In questo punto, alla sinistra precipita un verticale pendio.
Lasciamo a destra un altro masso con i bolli (m. 2440).

Il sentiero si divide e dopo un paio di metri si ricompone (m. 2450). Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina dipinto su qualche pietra.
Passiamo accanto ad una pietra-ometto con i bolli.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Presso un tornante destrorso, davanti vediamo gli impianti del Carosello 3000, ancora molto lontani (m. 2465)
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2470).
Dopo un tornante destrorso lasciamo a sinistra una roccetta e subito superiamo un tornante sinistrorso (m. 2475).
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 2480).
Con poca pendenza arriviamo al successivo tornante sinistrorso (m. 2485).
Presso un tornante destrorso troviamo un ometto (m. 2490).
Riprendiamo a salire e, giunti davanti ad una roccia, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2495).
Superiamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 2505-2510).

Ora saliamo ripidamente. Attorno al sentiero ci sono delle pietre e ciuffi di erba secca.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
La pendenza diventa molto ripida (m. 2530).
Continuiamo con due coppie di zig-zag destra-sinistra (m. 2535).

Con pochi passi quasi in piano aggiriamo un masso che sporge sul sentiero rendendolo un po' esposto alla sinistra (m. 2540).
In modo abbastanza ripido percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2550).
Lasciamo a destra delle roccette.
La pendenza diminuisce un poco. Attorno al sentiero c'è solo qualche ciuffo di erba secca.

Alla destra il pendio precipita in una gola (m. 2565).
Saliamo ripidamente tra massi e pietre (m. 2570).
Dopo alcuni passi quasi in piano continuiamo in salita (m. 2575).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2590).
Superiamo una semicurva verso sinistra ed un tratto con poca pendenza (m. 2595).
Riprendiamo a salire tra le pietre.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2600) e uno destrorso (m. 2610).
All'esterno di un tornante sinistrorso il pendio precipita ripidamente (m. 2615).
Continuiamo con altri tornanti: dx-sx-dx (m. 2630-2635).

Il successivo tornante sinistrorso è tagliabile con un sentierino. Alla destra c'è una roccia spaccata di netto in due (m. 2650).
Poco dopo superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso un po' esposto alla destra. (m. 2655).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2660).
Superiamo un tornante destrorso (m. 2670).

Presso un tornante sinistrorso aggiriamo una pietra sulla quale vediamo due segnavia a bandierina e proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 2675).
Dopo un tornante destrorso la pendenza diminuisce un poco (m. 2690).
Presso un tornante sinistrorso troviamo delle pietre disposte in modo da formare dei gradini (m. 2695).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2715).
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi in salita.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 2720).
Dopo un tratto con poca pendenza (m. 2730) riprendiamo a salire e superiamo un tornante destrorso (m. 2740).
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso.
Poco dopo riprendiamo a salire. Attorno al sentiero ci sono delle pietre.
Proseguiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2750).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2760).
Il successivo tornante sinistrorso è un po' esposto alla destra (m. 2765).
Con pochi passi quasi in piano arriviamo ad un tornante destrorso e dopo alcuni passi in leggera salita al successivo sinistrorso.
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra (m. 2770-75).

Il sentiero è un po' esposto alla destra fino ad una curva verso sinistra.
Dopo pochi passi quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 2780).

Ora il sentiero è formato e attorniato da piccole pietre. In basso alla destra vediamo un laghetto.
Continuiamo con una curva a sinistra subito seguita da un tornante destrorso (m. 2785).
Dopo una semicurva verso sinistra il sentiero diventa abbastanza ripido (m. 2790).

Davanti cominciamo a vedere la statua della Madonna del Soccorso.
La pendenza diminuisce un poco (m. 2800).
In leggera salita arriviamo ad una curva verso destra e proseguiamo in salita (m. 2805).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 2810).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2815).
Ignoriamo una traccia che si stacca alla destra e continuiamo con poca pendenza.
In salita superiamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
Passiamo accanto a dei cartelli gialli che indicano dietro con il sentiero 157: Baitel dal Canton, Baitel de Plasgianet, Cabinovia Livigno Centro.

Bivacco Involt da li Rèśa

Bivacco Involt da li Rèśa

Con uno zig-zag destra-sinistra raggiungiamo il Bivacco Involt da li Rèśa e la statua della Madonna del Soccorso (m. 2830).
Il Bivacco Involt da li Rèśa è stato realizzato dagli Alpini nel 1999.
Si tratta di una costruzione con pietre del luogo, con il soffitto a volta, attorniato e coperto da altre pietre ad esclusione della sola facciata.
L'interno contiene tre tavoli con relative panche e alcuni sgabelli, una stufa con un po' di legna da ardere, un fornello quattro fuochi, un lavandino con due vaschette, alcune stoviglie, delle bottiglie d'acqua e la cassetta per le offerte. Non ci sono posti letto. Illuminazione con dei faretti. Sulle due finestrelle ai lati della porta d'ingresso ci sono delle tendine. Una porta, sulla parete di fondo conduce nella cantina dove abbiamo visto altre bottigliette di acqua minerale.
Guardando la facciata, alla destra ci sono la statua della Madonna del Soccorso chiamata "Madonon" e quattro pannelli fotovoltaici per l'illuminazione della stessa e del bivacco.
Alla sinistra invece, ad un centinaio di metri di distanza c'è il gabinetto in un baitello simile ad una garitta, anch'esso in pietra e con il soffitto a volta, senza l'uscio ma in compenso con una bella veduta panoramica sui monti.

Passiamo tra il bivacco e la statua e continuiamo in leggera salita su di un largo sentiero sterrato perfettamente liscio e pulito. Alla sinistra, un segnavia segnala il Mònt da li Rèśa e un tavolo orografico a cinque minuti.
Proseguiamo quasi in piano. Attorno al sentiero ci sono varie pietre. In basso a destra vediamo un laghetto di forma allungata e due pozze rotonde.
Continuiamo in leggera discesa.
Percorriamo un breve tratto in discesa e vediamo il segnavia 113A su di una roccia (m. 2830).
Proseguiamo in leggera discesa.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo in discesa e dopo una semicurva verso sinistra in leggera discesa.
Proseguiamo in discesa.
Superiamo un'altra semicurva verso sinistra e continuiamo dapprima quasi in piano e poi in discesa. Alla sinistra vediamo uno splendido panorama di cime innevate (m. 2810).
Continuiamo quasi in piano.
Percorriamo una curva verso destra in leggera salita (m. 2800) seguita da una verso sinistra quasi in piano. In basso a destra vediamo ancora il laghetto e le due pozze. Più lontano sono visibili anche Livigno e il suo lago.

Dopo un tratto in lievissima salita continuiamo quasi in piano.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo con altre due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo un tratto in lievissima salita e continuiamo quasi in piano (m. 2805).
Superiamo tre curve: sx-dx-sx.
In leggera discesa percorriamo una curva verso destra. Alla sinistra ci sono delle rocce (m. 2800).
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2795).
Continuiamo con due semicurve destra-sinistra vicine tra loro, in leggera discesa.
Dopo un'altra semicurva verso sinistra proseguiamo in discesa (m. 2790).
Percorriamo due tratti quasi in piano separati da uno in leggera discesa (m. 2770).
Continuiamo in leggera salita con una parete di roccia alla sinistra.
Proseguiamo in leggera discesa e vediamo il segnavia 113a su di una pietra (m. 2275).
Presso un tornante destrorso troviamo uno slargo (m. 2765) e continuiamo in discesa.

Riprendiamo a salire (m. 2260) fino ad un'altro slargo (m. 2765) dove troviamo una palina con segnavia che indicano con il sentiero 157 davanti: Carosello 3000 a ore 0.25; dietro: Mònt da li Rèśa a ore 0.40, Baitèl dal Cantóŋ a ore 2, Livìgn.
Pieghiamo a destra e proseguiamo in leggera discesa.
In discesa percorriamo una curva verso destra.
Dopo un breve tratto quasi in piano scendiamo in modo abbastanza ripido (m. 2745).

Al temine della discesa, attraversiamo un ruscelletto e riprendiamo a salire (m. 2720).
Con poca pendenza percorriamo una semicurva verso destra molto ampia.
Dopo pochi passi quasi in piano proseguiamo in leggera salita (m. 2735).

Raggiungiamo la stazione di arrivo della Cabinovia Federia (m. 2752) e con una sterrata, percorrendo una curva molto ampia verso destra seguita da un tornante sinistrorso, la aggiriamo alla destra.
Seguiamo la sterrata che girando a destra volge le spalle alla cabinovia. In basso a sinistra vediamo il Lago della Blesaccia e più lontano il Rifugio Carosello 3000.
Scendiamo in modo abbastanza ripido. Davanti vediamo in lontananza il Lago di Livigno.
La pendenza diminuisce un poco e percorriamo una curva verso destra seguita da un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2715).
Continuiamo quasi in piano. Davanti vediamo il Lago della Blesaccia.
Poco dopo, in leggera discesa, raggiungiamo la sponda orientale del lago (m. 2700).

Ritorno a valle in breve:
Per tornare a valle con un giro più corto seguiamo la sterrata che prosegue in salita verso il Rifugio Carosello 3000 (m. 2750).
Poco prima di raggiungerlo, la sterrata gira a destra e comincia a scendere verso Livigno con vari tornanti.
Superiamo la stazione intermedia del Carosello e la sottostante stazione di uno ski-lift.
Presso il successivo tornante sinistrorso prendiamo il sentiero segnalato che si stacca alla destra.
Con questo sentiero, prevalentemente quasi in piano ma con qualche saliscendi, ritorniamo al Baitel de Plasgianet dove chiudiamo l'anello.
Ora non ci resta che ripercorrere a ritroso la prima parte del sentiero di salita.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Carosello 3000
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Livigno
  • Altezza: m. 2700
  • Latitudine: 46°30'49" N
  • Longitudine: 10°05'13" E
  • Carta Kompass: 96 A4
  • Lunghezza: m. 150
  • Larghezza: m. 75
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 3.20
  • Dislivello: m. 1020-200
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di settembre 2018
aquila = escursione molto lunga
Escursione
lunga e faticosa
    

    
    

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