Lago Montozzo
    

MONTOZZO

Il Lago Montozzo è situato nei pressi dei Rifugio Bozzi, ed è circondato da un gruppo di monti dall'aspetto seghettato: la Punta di Montozzo (m. 2863), il Torrione d'Albiolo (m. 2969) e la Cima Casaiole (m. 2779).
Il rifugio prende il nome da Angiolino Bozzi uno dei primi caduti durante la Grande Guerra, su questo fronte alpino.
A testimonianza della "Guerra Bianca" condotta quassù tra vette, rocce e ghiacciai, rimangono nei dintorni i resti di un villaggio militare trasformato in museo storico all'aperto. Trincee, torrette di avvistamento e postazioni di tiro sono state recentemente restaurate.

Come arrivare:
Risalendo la statale 42 della Val Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, arriviamo a Edolo. Continuiamo poi in direzione del Passo del Tonale.
Oltrepassata Ponte di Legno prendiamo a sinistra (via Trento) la statale 300 del Passo del Gavia.
Superiamo il ponte sul torrente Frigidolfo e continuiamo fino a trovare sulla destra la strada che sale a Pezzo.
Raggiunto l'abitato, ci teniamo a sinistra e prendiamo una stretta strada asfaltata con la quale entriamo nel Parco dello Stelvio.
Continuiamo fino al termine dell'asfalto, raggiungendo così l'ampio parcheggio che precede Case di Viso (m. 1763).

Possiamo scegliere di iniziare qui la nostra escursione oppure di proseguire in auto per un altro tratto con la strada, ora sterrata, che aggira il paese sulla destra e poi sale fino all'area pic-nic "Pra del Rum" (m. 1877).
Nel primo caso dovremo aggiungere una quindicina di minuti di cammino. Secondo me ne vale la pena; le baite di Viso, interamente costruite in pietra, ben conservate e abitate, meritano sicuramente una visita.

I segnavia indicano: Laghi di Ercavallo, Corno dei Tre Signori, Malga del Forgnuncolo, Rifugio A. Bozzi, Forcellina del Montozzo, Passo Contrabbandieri, Area Pic Nic Pra del Rum, Lago di Viso.
Con un ponte in legno superiamo il torrente Arcanello e ci incamminiamo tra le due file di baite. Le abitazioni sono una trentina.
Più avanti c'è una fontana. L'ultima casa a sinistra è sede di un caseificio ove è possibile comperare del formaggio fatto in loco.

Oltre le baite ci immettiamo sulla sterrata.
Possiamo seguirla interamente fino al rifugio oppure utilizzare le scorciatoie che tagliano i suoi lunghi tornanti risparmiando una mezzora di cammino.
Noi abbiamo optato per una soluzione intermedia, seguendo un po' la logica e un po' l'estro.

Il primo tornante lo tagliamo prendendo un sentierino in lieve salita sulla destra tra i prati.
Raggiunta nuovamente la sterrata, la attraversiamo e continuiamo sul sentiero con maggior pendenza fino all'area pic-nic già citata.
Ci sono vari tavoli e panche ed un ampio spazio per lasciare le autovetture. Da questo punto infatti in transito non è più consentito.

A sinistra c'è un cartello che indica la Malga Forgnuncolo, i laghi di Ercavallo e il Corno Tre Signori.
Al centro, nei pressi di una fontana, altri cartelli indicano: a destra (sentiero n. 52) rifugio Bozzi a ore 2, Tonale a ore 4.30, Ponte di Legno a ore 6.15; a sinistra (sentiero n. 59) rifugio Bozzi a ore 3.30, Laghi di Ercavallo a ore 2.15, S. Apollonia a ore 6.30; sempre a sinistra (sentiero 102) il laghetto di Viso a 15 minuti. C'è poi un altro cartello che indica sulla destra: Camos 7.

Riprendiamo la nostra sterrata e ci avviamo a destra in leggera salita.
Continuiamo superando alcuni tornanti tra rododendri, mughi e radi larici, con bella vista sulla sottostante vallata e sul laghetto di Viso posto ai piedi di una liscia parete verticale.
All'esterno di un tornante scorre un piccolo torrente (m. 2025).
A quota 2100 è meglio ignorare una scorciatoia che sale a sinistra (il sentiero infatti più avanti sparisce) e continuare sulla sterrata come del resto indica anche una freccia bianca su un masso.

Poco dopo su un altro masso viene segnalata la malga Casaiola a 200 metri.
Continuiamo in lieve discesa ignorando il sentiero che sale a sinistra tagliando il successivo tornante in modo da passare davanti alla malga.
La troviamo infatti poco dopo (m. 2110), sulla destra più in basso, raggiungibile con una breve stradina. Si tratta di tre costruzioni che sembrano disabitate, la più vecchia delle quali (quella centrale) ha il tetto sfondato.

Dopo un tratto in piano riprendiamo la lieve salita incrociando la scorciatoia, che tagliava il precedente tornante e che continua sulla destra.
Preferiamo continuare lungo la strada ignorando anche il prossimo sentiero a destra.
Ora la pendenza aumenta un poco.
Presso un tornante (m. 2280) un ruscello attraversa per due volte passando sotto alla strada.
Dopo un tratto in piano e il superamento di un altro ruscello continuiamo in lieve salita.

In alto cominciamo a vedere la bandiera del rifugio posta su una torretta di avvistamento.
Sulla sinistra c'è una valletta che viene aggirata dalla sterrata.
Superiamo poi un altro ruscello e una pozza in secca (m. 2413).
Al successivo tornante lasciamo la strada che fa un giro a destra e continuiamo diritto con un sentiero che sale in modo più deciso in direzione della bandiera.
Giunti in cima troviamo di fronte a noi il lago di Montozzo. La sterrata arriva da destra mentre sulla sinistra, un poco più in alto, c'è il rifugio.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione:Val Montozzo
  • Provincia: Brescia
  • Comune: Ponte di legno
  • Altezza: m. 2460
  • Latitudine: 46°18'09" N
  • Longitudine: 10°34'12" E
  • Carta Kompass: 107 E2
  • Lunghezza: m. 200
  • Larghezza: m. 100
  • Tipo: naturale
  • Tempo: ore 2.30
  • Dislivello: m. 715
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di settembre 2006
orso = escursione lunga
Escursione
abbastanza lunga
    

    
    

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