Lago Vago
    

VAGO

Il Lago Vago è situato in una conca sulle pendici occidentali del Monte Vago (m. 3059).
Nelle giornate soleggiate, la presenza di solfato di rame fa si che le acque del lago abbiano un incantevole colore turchese che cambia di tonalità osservandolo da prospettive differenti. Le pietre del torrente emissario invece sono coperte da una patina biancastra.

Come arrivare:
Da Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola.
Un centinaio di metri prima di arrivare al passo, lasciamo la macchina in un parcheggio alla destra della strada (m. 2310).
Proseguiamo a piedi passando accanto al Rifugio Tridentina (dx) e alla Foresteria (sx) e raggiungiamo la zona doganale al confine con la Svizzera.

Alla sinistra (sudest) inizia il sentiero 111. I segnavia indicano: La Fórcola 2314 m; Val Orséra a ore 0.30, Piz Orséra a ore 2.30, Al Vach a ore 2.30. Qui troviamo anche il primo di una serie di cippi che segnano il confine tra Italia e Svizzera; questo reca la sigla "I8".

Nostra Signora delle Acque

Nostra Signora delle Acque

Dopo un primo tratto in salita percorriamo una semicurva a destra quasi in piano seguita da una a sinistra in salita.
In basso a sinistra vediamo ancora il bar-ristorante Foresteria e dietro verso destra il gruppo del Bernina.
Percorriamo una curva a destra.
Quasi in piano passiamo accanto ad un ometto con un bollo rosso-bianco-rosso.
In salita superiamo una curva a sinistra e troviamo il cippo "I8B".
Continuiamo quasi in piano.

Alla destra del sentiero, su di una struttura in metallo , vediamo la piccola statua dedicata a "Nostra Signora delle Acque", opera dell'artista trentino Guglielmo Bertarelli, collocata in loco nell'anno 2016 a cura del Comune di Livigno e del Gruppo Alpini di Livigno Trepalle. Accanto c'è anche il cippo di confine "I8C" (m. 2360).

Il Gruppo del Bernina

Il Gruppo del Bernina

Continuiamo con poca pendenza tra i prati con vista sul Bernina alla destra. Alla sinistra c'è il cippo "I8D".
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso. Dopo alcuni metri quasi in piano superiamo una curva a sinistra e proseguiamo in discesa. Passiamo accanto al cippo "I9A".

Quasi in piano percorriamo una curva a destra. Troviamo il cippo "I9B". Alla sinistra, accanto ad una piccola pozza vediamo delle mucche al pascolo.
Passiamo accanto al cippo "I10".
Saliamo in modo abbastanza ripido.
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire (m. 2370).
Superiamo una curva a destra e continuiamo con poca pendenza.
Dopo un breve tratto in salita seguito da uno quasi in piano continuiamo in leggera salita.

Passiamo accanto ad un masso spaccato in tre parti (m. 2390).
In salita percorriamo un tornante destrorso.
Troviamo una scorciatoia che si immette salendo dalla destra. Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2400).
Risaliamo una ripida roccetta aiutandoci con le mani.

Continuiamo con poca pendenza attorniati da prati.
Vediamo un bollo bianco-rosso e pieghiamo a destra quasi in piano (m. 2415).
Ci troviamo sul margine destro di una conca erbosa.
Dopo alcuni passi, dapprima in leggera discesa e poi quasi in piano, percorriamo una curva a destra e proseguiamo in leggera salita.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Proseguiamo in salita.
Quasi  in piano attraversiamo un rivolo (m. 2430).
Continuiamo in leggera salita. Vediamo un bollo bianco-rosso su di una lastra di roccia.
Camminiamo tra erba e pietre (m. 2440).
Dopo una curva a sinistra, un rivolo bagna il sentiero.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra e proseguiamo con delle serpentine appena accennate (m. 2450).
Continuiamo con poca pendenza verso una palina con dei segnavia. Alla sinistra, a circa 50 metri di distanza, scorre il torrente della Valle Orsera.

Ci avviciniamo al torrente e raggiungiamo la palina (m. 2475). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 112: Lach dal Vach a ore 1, Al Vach a ore 2; diritto con il sentiero 111: Piz Orséra a ore 2, Bochéta de la Valéta a ore 2.40, La Valéta a ore 3.30; dietro con il sentiero 111: La Fórcola a ore 0.25, Val de la Fórcola, Livìgn. Giriamo a sinistra, guadiamo il torrente e continuiamo con poca pendenza in direzione del Monte Vago.
Poco dopo attraversiamo anche un ruscello ed un rivolo.
Proseguiamo in salita. Davanti, in alto, vediamo un pianoro ma non è lì che si trova il lago.

Più avanti percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 2500).
Continuiamo con un lungo tratto dapprima il leggera salita, poi in salita e poi ancora in leggera salita (m. 2515). In basso alla sinistra vediamo il Passo della Forcola e il Rifugio Tridentina.
Raggiungiamo un masso sormontato da alcune pietre in modo da formare un ometto. Proseguiamo in salita (m. 2525).

Scavalchiamo una pietra liscia situata obliquamente nel sentiero.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 2535).
Continuiamo con un tornante sinistrorso.
Risaliamo una roccetta gradinata (m. 2545).
Con il fondo roccioso superiamo un tornante destrorso (m. 2550).
Subito riprendiamo il sentiero sterrato e percorriamo una serie di tornanti ravvicinati: sx-dx-sx-dx-sx.
Proseguiamo su fondo roccioso, in modo abbastanza ripido, con tre curve: dx-sx-dx.

Lasciamo a sinistra una gola nella quale scorre un torrente (m. 2570).
Dopo una curva a destra, con minore pendenza superamo un tornante sinistrorso (m. 2585).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Il sentiero si divide e subito si ricompone.
La pendenza diminuisce un poco. Il sentiero si scompone in due tracce parallele; quella a sinistra prosegue con poca pendenza e quella a destra in salita (m. 2600).

Riunitesi le due tracce, raggiungiamo un pianoro che iniziamo ad attraversare in leggera salita tra ciuffi d'erba e pietre (m. 2615).
Passiamo tra un paletto con i bolli ed masso con delle pietre accatastate sopra per formare un ometto.
Guadiamo un torrente (da destra verso sinistra) e continuiamo ad attraversare il pianoro, ora in diagonale verso sinistra, seguendo il sentiero e gli ometti.

Seguendo bolli ed ometti attraversiamo una pietraia e guadiamo due ruscelli (m. 2630).
Poi riprendiamo il sentiero che inizialmente è bagnato da un rivolo (m. 2645).
Proseguiamo in salita. Volgendo lo sguardo, dietro verso sinistra vediamo il gruppo del Bernina.

Lasciamo a sinistra una capannuccia costruita con delle pietre e alta circa un metro (m. 2650).
Proseguiamo attorniati da erba e pietre.
Presso una curva a destra vediamo un ometto e un bollo (m. 2665).
Percorriamo una curva a sinistra seguita poco dopo da un'altra a destra (m. 2675).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita.
Superiamo tre curve: sx-dx-sx (m. 2690) e due tornanti: dx-sx (m. 2700).
Pieghiamo a destra aggirando una valletta (m. 2720).

Camminando su sfasciumi superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 2740).
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad altrettanti in salita su sterrato.
Proseguiamo tra le pietre (m. 2765).

Il Lago Vago dall'alto

Il Lago Vago dall'alto

Pieghiamo a sinistra e riprendiamo il sentiero.
Giriamo a sinistra e dopo un breve tratto quasi in piano riprendiamo a salire seguendo tracce di sentiero, bolli ed ometti (m. 2775).

Poco dopo vediamo il lago in una conca in basso a sinistra (m. 2790). In realtà non lo vediamo interamente, in quanto la parte ai nostri piedi (sudest) rimane nascosta dalla conformazione del pendio.
Ora per scendere dobbiamo individuare la via migliore. Nella parte alta ci sono delle tracce che scendono su delle lingue di terra mentre in basso è tutta una pietraia. Memorizziamo un percorso che si abbassi il più possibile su sterrato e che al contempo consenta l'attraversamento della pietraia in uno dei punti meno ripidi. Poi scendiamo con calma e raggiungiamo le sponde del lago (m. 2690).
Alla sua sinistra esce il torrente emissario le cui rocce sembrano imbiancate di fresco.
Oltre il torrente un piccolo dosso consente una veduta dall'alto su quella parte del lago che, cento metri più in alto, non era possibile vedere.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Valle Forcola
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Livigno
  • Altezza: m. 2690
  • Latitudine: 46°26'30" N
  • Longitudine: 10°04'14" E
  • Carta Kompass: 96 - A5
  • Lunghezza: m. 140
  • Larghezza: m. 90
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 1.45 ore
  • Dislivello: m. 480-100
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di agosto 2017
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

Cerca

    
Motore di ricerca interno
    

    
    

    
    
Questi sono alcuni dei laghetti
che ho incontrato girovagando
sulle nostre montagne.